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D’accordo con Sgarbi per la Domus

Su L’Arena leggo un bell’articolo-intervista a Vittorio Sgarbi, che è sottosegretario al Ministero dei beni culturali dell’attuale Governo. Devo precisare che non nutro più la stima del passato verso Sgarbi, in particolare dopo la sua «sfortunata» apparizione al Teatro Romano di quest’estate, e la sua mostra di qualche tempo fa al Mart su Caravaggio (andrò a vedere quella su Giotto sperando di ricredermi). Tuttavia devo dire che in questa intervista dice cose sulle quali mi trovo pienamente d’accordo. Purtroppo Verona, e non sono io solo a dirlo, scende ogni giorno più in basso, nella cattiva gestione del nostro patrimonio culturale. Adesso anche la Domus Mercatorum, della quale il giornalista, che ha condotto l’intervista, ha bene ricordato il significato storico, diventerà sede di botteghe e di private abitazioni, affacciantisi su quella che Sgarbi bene definisce, la più bella piazza d’Italia. Purtroppo questa piazza è oggi sede del peggiore degli scempi! Verona sta trasformando il suo prezioso centro storico in bazar, mercatini vergognosi, maratone e tocatì, ove i di bar, le osterie occupano marciapiedi fino alla carreggiata, e quelli che non hanno tavolini esterni occupano con una clientela disordinata e maleducata tutta la strada, lasciando poi sporcizia che solo l’indomani, e non sempre, viene rimossa. Fioriscono i progetti di alberghi di lusso e abitazioni private, che costano cifre esorbitanti, le quali certo non incoraggiano le giovani famiglie a venire ad abitarci. I residenti sono prigionieri della sporcizia e della colpevole incuria di chi ci amministra. A proposito di alberghi di lusso si sentono notizie, di un albergo a 100 stelle da 150 stanze nel centro, nel palazzo della ex Cassa di risparmio, un altro albergo da altrettante stelle per 50 stanze nel palazzo Malaspina di fronte a San Fermo! Non sento di un progetto di mettere in ordine gli alberghi già esistenti. Una regolamentazione dei B&B e delle locazioni turistiche rimane una progettualità con rimpallo di competenze. Il centro è soffocato da un turismo disordinato all’insegna del mordi e fuggi, che crea disagio a chi ci vive ed abita; quale perversione ha condotto a queste decisioni (che non sono certo in carico a questa amministrazione, ma che essa, non capisco se non può o non vuole, mettere almeno in discussione)? Anche la decisione di modificare l’accesso alla casa di Giulietta spostando l’ingresso al Teatro Nuovo, ha di fatto creato un caos da piazza Viviani per l’entrata ed un altro in via Cappello per l’uscita. Voglio vedere nella stagione del massimo afflusso turistico cosa diranno negozi e bar di via Crocioni invasi dalla calca dei visitatori (spero che qualcheduno di essi stanco dell’attesa entri in un negozio a fare compere o in un bar a ristorarsi!). Mi auguro che veramente Vittorio Sgarbi possa far intervenire il Ministero dei beni culturali per partecipare all’asta della Domus, che, se ho ben capito, dovrebbe tenersi in febbraio per la sua acquisizione. Carlo Mazza VERONA

Carlo Mazza

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