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Cultura, grazie a Bauli e Carlon

Scrivo brevi riflessioni per esprimere il mio compiacimento per quanto hanno voluto fare gli imprenditori Luigi Carlon e Michele Bauli (rispettivamente Fondazione Palazzo Maffei e Fondazione Biblioteca Capitolare) con un gesto di passione, rispetto e amore a favore della nostra bella città. Non mi sembra che sia stato un aspetto reclamistico o narcisistico, ma il loro gesto ha voluto invece sottolineare che non è vero che con la cultura “non si mangia“ come affermano quei personaggi che si lanciano reciproche accuse perché intellettualmente deboli. Viene alla mente, al contrario, come capipartito, amministratori, nelle loro controversie quotidiane, spesso eludono per costume consolidato questioni culturali d’interesse generale o le trattano in termini sommari e ambigui, privilegiando invece manovre o schermaglie di schieramento per il potere insieme con variabili calcoli delle loro forze per l’oggi e il domani. Dunque, dovrebbero eccellere in quelle pretese abilità professionali. Ma non è così. Anzi, rischiano sempre più di somigliare a personaggi oberati da mille impegni, attenti al pettegolezzo più becero, incapaci di decidere le cose più banali. Certamente a Carlon e Bauli non mancano i mezzi ma, forse, ricordano più Verona che l’effimero. Arrigo Battocchia VERONA

Arrigo Battocchia

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