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Cossetto è medaglia d’oro al merito civile

Ho letto con grave sconcerto la lettera di Fabio Muzzolon su L’Arena («La morte di Norma – Non venne “infoibata” dagli slavi»), riguardante la tragica vicenda di Norma Cossetto. Per replicare a tale intervento, basti richiamare le motivazioni con cui il 9 dicembre 2005 il Presidente della Repubblica Ciampi ha conferito a Norma Cossetto la medaglia d’oro al merito civile alla memoria: «Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 - Villa Surani (Istria)». Con questo e altri importanti gesti, il Presidente Ciampi – che, vale la pena ricordarlo, dopo l’8 settembre aderì al Partito d’Azione, e mai fu sospettabile di simpatie “di destra” – cercò, durante il suo settennato, una memoria condivisa, anzi, una “memoria patria” per tutti gli Italiani, che non può prescindere dalla verità storica. Sulla medesima lunghezza d’onda, di recente, si è collocata la delibera del Consiglio comunale di Verona che a febbraio 2021, all’unanimità dei votanti, ha conferito a Norma Cossetto la cittadinanza onoraria alla memoria. Occorre, però, amaramente constatare che vi sono alcuni, ancora oggi, che preferiscono coltivare una memoria «di parte». Mattia Magrassi VERONA

Mattia Magrassi

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