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Convincere chi non si è vaccinato

Il nostro Paese, a differenza di molti altri, si è distinto in positivo con percentuali di vaccinati fra i più alti d’Europa. Questa situazione, senz’altro favorevole, ci permette di poter svolgere un’esistenza quasi normale, rispettando ovviamente le solite e conosciute precauzioni. Possiamo finalmente riprendere a frequentare i nostri amici, andare al ristorante, vedere un film, fare una vacanza (dove è possibile). Morale: con gradualità riprenderci la nostra vita. Credo che tutto sommato abbiamo sofferto abbastanza e ce lo siamo meritato. Chi ha fatto scelte diverse e non si è iniettato il siero salvifico si è anche assunto la responsabilità della sua scelta e di certo può prendersela solo con se stesso se gli verranno poste delle comprensibili limitazioni. Immancabilmente il nostro concittadino Franco Chiavegato esterna la sua viva preoccupazione per l’aumento dei contagi. Suggerisce la cancellazione dei mercatini di Natale, a suo dire pericolosi per la nostra salute (con il solito sermone sull’arricchimento delle partite Iva...) ma sono sicuro che vedrebbe precauzionalmente utile chiudere anche bar, ristoranti, alberghi, musei, magari anche le chiese, gli autogrill, gli aeroporti, i treni, tutto ciò che potrebbe determinare una recrudescenza del virus. Insomma, un altro bel lockdown, per tutti, magari di un anno, per stare tranquilli non farebbe male secondo il nostro «esperto». Forse, dico forse, anzichè privarci (di nuovo) della nostra libertà dovremmo essere tutti felici di ricominciare a vivere e magari spendere qualche parola per convincere i più riottosi a fare la cosa giusta per consentirci di archiviare per davvero, questa triste ed infinita sciagura. Giulio Cavara VERONA

Giulio Cavara

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