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Chiudete tutto non serve

Anche stavolta il sig. Chiavegato ha illustrato la ricetta per uscire dalla pandemia: rimanere sostanzialmente chiusi e blindati fino a che non avremo più morti e le terapie intensive saranno un ricordo. Sicuramente i suoi redditi non sono stati intaccati per cui, al pari di tanti fortunati, fa l’integralista senza rimetterci nulla, beato lui. Vorrei però che facesse un sforzo e ragionasse su quanto scrivo. In Svezia i morti per Covid sono in media 15 al giorno, in Italia 430. Essendo 10,5 milioni gli svedesi, facendo le proporzioni è come se nel nostro Paese ce ne fossero 85. Morale: pur avendo aperto tutto, senza limitazioni, hanno un quinto dei nostri decessi. Considerando che è passato più di un anno, alla luce dei dati a consuntivo si può credo tranquillamente affermare che chiudere tutto è un errore madornale. Molto più intelligente fare in modo che la popolazione si immunizzi naturalmente come sempre è avvenuto con i virus legati all’apparato respiratorio. Ci sono migliaia di aziende, soprattutto legate al mondo del turismo, con centinaia di migliaia di famiglie che sono allo stremo da più di un anno. In tanti non riusciranno a riaprire e quando verranno concessi i licenziamenti ci sarà la mazzata finale. Stiamo scherzando con il fuoco perdendo, a questo punto, la bussola delle priorità. Sicuramente vanno protette e supportate le fasce a rischio legate al mondo degli anziani ma la vita deve ritornare alla normalità. Basta demagogia, basta con chiusure assurde, ricominciamo a vivere! VERONA

Giulio Cavara

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