Chi è modesto è un grande

La persona modesta non si mette in mostra, non vuol essere superiore agli altri, non si vanta. «È una persona misurata in ogni cosa: nel parlare, nel vestire e anche nelle emozioni», dice Francesco Alberoni. La modestia è considerata, già dall’antichità, una virtù fondamentale, il punto di equilibrio del comportamento umano, che non ha nulla a che fare con l’inettitudine e l’arrendevolezza da una parte e la superbia, la presunzione e l’arroganza dall’altra. Beh, e allora perché fanno tanto ascolto e quindi “successo” i personaggi che in Tv si arrabbiano, imprecano e spesso offendono? Perché ottengono tanta visibilità e commenti, come abbiamo visto al Festival di Sanremo, i cantanti dall’abbigliamento stravagante, eccessivo? Perché tanti giocatori si coprono di tatuaggi e tante attrici si “rifanno” il viso con interventi di chirurgia estetica? Evidentemente la modestia non è più ritenuta una virtù, anzi, è quasi sinonimo di mediocrità, di persona priva di slanci e di iniziativa personale. Ma la modestia non è nemica dell’ambizione, anzi la accompagna. Ma la accompagna in modo sobrio, genuino, naturale. La modestia è invisibile, non si mette in vista. Però, se è autentica, scrive Akhenaton, «illumina il fascino di una donna e la rende più luminosa delle stelle del cielo». Ci sono persone, oggi, dall’aspetto ‘modesto’, che vivono e lottano per ripristinare l’armonia e la bellezza del creato e delle sue creature, come la ragazzina Greta Thunberg con le sue iniziative planetarie o la veronese Licia Colò, che presenta, ogni lunedì in prima serata, Eden- pianeta da salvare. In questi tempi di individualismo esasperato e di narcisismo, lo scrittore e filosofo americano Nicolas Bommarito parla della ‘grandezza della modestia’: modesto è chi è aperto all’accoglienza, senza pregiudizi e senza tabù; è chi vive le esperienze con apertura totale perché non ha bisogno di rapportare tutto a se stesso… Ci sono anche gli altri! Pio Cinquetti VERONA