Cannoni e obici non sono la stessa cosa

Nelle ultime settimane molti tuttologi si sono cimentati in trasmissioni tv sulla guerra ucraina raccontando cose inesatte e anche assurdità, rivelatrici della loro incompetenza. Da vecchio ufficiale di artiglieria, pur se di complemento, vorrei fare un momento di chiarezza a proposito del «cannone» FH70 di calibro 155/39. Tale pezzo di artiglieria terrestre, a sentir loro, sarebbe sul punto di sostituire l’obice M114, di calibro 155/23, già in dotazione Nato. In effetti il cannone FH70 è presente negli eserciti europei, Italia compresa, già dagli anni ’80-’90 del secolo scorso e dubito che vi sia ancora in giro qualche vecchio obice 155/23, che era stato progettato durante la seconda guerra mondiale e veniva ancora impiegato durante il mio servizio militare oltre 60 anni fa, tant’è che ho ancora ben chiaro il ricordo di quando partecipai da allievo ufficiale alla sua messa in batteria, cui seguì lo sparo di 1-2 colpi durante un campo estivo: il nostro battesimo del fuoco. Folleggiando poi su questo fantomatico FH70 un giornalista nel corso di una trasmissione si è quasi scandalizzato per il fatto che possa venire utilizzato in Ucraina un pezzo d’artiglieria con una bocca da fuoco lunga 10-15 metri, col rischio reale di colpire non le armate russe sul territorio ucraino ma, sorpassandole, andare a distruggere il retrostante territorio della Russia... Ora chiunque, prendendo come punto di partenza quei due numerini che contraddistinguono ogni bocca da fuoco, può con una calcolatrice ricavare la lunghezza reale della bocca da fuoco facendo una moltiplicazione. Risulta pertanto che l’FH70 ha una bocca da fuoco lunga m. 6.045 e può sparare proiettili da circa 40 kg. ad una distanza di 20-25 chilometri con grande precisione, aumentabile fino ad un massimo di 30 chilometri solo con l’utilizzo di particolari proiettili autopropulsivi. Ultima curiosità tecnica: l’FH70, avendo la lunghezza della bocca da fuoco superiore a 25 calibri (ne ha 39) rientra nella categoria dei «cannoni», ma viene citato come se si trattasse di un obice, forse per un errato accostamento con il suo predecessore l’M114, di calibro 155/23 che era veramente un «obice», in quanto la lunghezza della bocca da fuoco non raggiungeva i 25 calibri, ma si fermava a 23. Per completezza aggiungo che quando la lunghezza della bocca da fuoco é inferiore ai 12 calibri l’arma prende il nome di mortaio. Giuseppe Perotti VERONA