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Cambiare aria a scuola

Si fa scuola con le finestre aperte. Per completezza, sono aperte anche le porte delle aule, in modo da ottenere corrente d'aria. Questa soluzione va bene per la bella stagione, ma non può prolungarsi indefinitamente. Alcuni studenti hanno già iniziato (per ora, pochi) a protestare. E tra poco arriverà il freddo vero. Il problema è che esistono, da sempre, le «malattie da raffreddamento», delle quali alcune sono gravi: raffreddori, otiti, bronchiti, polmoniti, broncopolmoniti. E a scuola non stanno solo gli studenti, esposti a tali mali, ma anche molti insegnanti anziani il cui organismo non è più robusto come in passato. È bene allora ricordare che le linee guida dell’Ue prevedono che la ventilazione deve essere effettuata nell'intervallo tra una ora di lezione e l'altra. Cosa che tra l'altro tutti o quasi gli insegnanti fanno da sempre, al cambio della lezione. VERONA

Vincenzo Zamboni

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