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Bus, aumenti a carico dei cittadini

Già da un po’ di anni l’Europa afferma che per arrivare agli obiettivi di riduzione del carbonio nel 2050 sia necessario focalizzarsi sul trasporto pubblico. Da ciò ne sono conseguiti i vari investimenti che vediamo come impatto diretto sulla nostra città, Filobus, Alta Velocità e Alta Capacità in primis. Il 2023 per noi italiani significa anche inflazione che impatta sulla nostra capacità di spesa e sulla nostra disponibilità finanziaria. Ed ecco che in tutto ciò Atv si inserisce portando la necessità di un aumento delle tariffe per il trasporto pubblico. Ad ora già è difficile per una famiglia con figli pagare un abbonamento ai mezzi, specie nelle zone provinciali dove il costo dell’extraurbano è importante. Che sia chiaro, con ciò non si vuole tacciare l’azienda di irresponsabilità nel voler aumentare i prezzi in questo periodo ma anzi si vuole porre la riflessione sul perché ciò è dovuto. In primis la Regione non dà la giusta importanza al suo trasporto pubblico essendo una delle regioni d’Italia che meno li sovvenziona. C’è da dire anche che il panorama delle regioni vicine pone anche il tema della gratuità per gli studenti, così si è mossa l’Emilia Romagna dove, fino a 19 anni, l’abbonamento è gratuito per treno e bus, ma anche in Trentino con l’abbonamento annuale a 20 euro sempre fino a 19 anni. Ovvio che oltre al tema delle sovvenzioni regionali è necessario trattare anche la questione dell’evasione al pagamento, Atv a mio avviso manca di controllori ed è quindi necessaria una maggior implementazione su quel fronte per evitare il fenomeno dei cosiddetti «portoghesi». In tutto ciò nelle future settimane forse verrà confermato questo rincaro di cui tanto si parla e le tasche dei veronesi saranno ancor più a corto di «schei». Riccardo Legnazzi TREGNAGO

Riccardo Legnazzi

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