Tento una risposta alla lettera del 1° marzo in cui, dopo aver trascritto un sonetto di Trilussa dal titolo «Er sonatore ambulante», è stata riportata anche la morale che, secondo il lettore medesimo, se ne dovrebbe ricavare: «Se si evitasse di drammatizzare su ogni cosa, forse la vita potrebbe scorrere con molta più serenità». Premesso che il sonetto di Trilussa c’entra molto poco con la successiva chiosa, a me sembra che meglio sarebbe che si evitasse di provocare suonando certi brani. In quel caso sicuramente non ci sarebbe motivo di drammatizzare e la vita potrebbe scorrere con l’auspicata serenità. Oreste Ferrari VERONA