<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Avanti, ma vanno fatte con giudizio

Viva le piste ciclabili, ma con giudizio... Naturalmente, nulla di contrario alla realizzazione delle piste ciclabili. Anzi, sicuramente possono stimolare l’uso di mezzi di trasporto alternativi alle auto, soprattutto nei brevi spostamenti a ridosso del centro o nelle prima periferie. L’importante però è che siano realizzate con criterio e diventino per i ciclisti luoghi più sicuri rispetto alla comune sede stradale. Una pista ciclabile dovrebbe quindi essere usufruibile e sicura. Se si realizzasse una ciclabile immediatamente fuori dall’autostrada, per fare un esempio, certamente sarebbe poco usufruibile o comunque meno usufruibile di una realizzata a ridosso del centro. In tema di sicurezza invece dovrebbe essere garantito un livello più alto rispetto a quello di una comune strada dove circolano sia le auto che le bici. Continui spostamenti della pista dalla destra alla sinistra della carreggiata, con conseguenti ripetuti attraversamenti da un lato all’altro della strada, certamente non contribuisce ad aumentare la sicurezza, né tantomeno contribuisce ad aumentare la fluidità del percorso; anche costringere la convivenza, in spazi limitati, tra ciclisti che vanno una direzione, ciclisti che vanno nella direzione opposta e pedoni che devono stare rigorosamente in fila indiana, magari trattenendo il respiro per cercare di farsi più stretti a mio parere, oltre a non aumentare la sicurezza, ne riducono notevolmente anche la percezione. Quindi avanti con le piste ciclabili, ma solo se fatte con giudizio. Altrimenti se servono solo per vantare più chilometri ciclabili in città, meglio lasciar perdere! E continuare, soprattutto nelle strade a basso traffico, a mantenere una pacifica e serena convivenza tra auto e bici. Alessandro Consolati VERONA

Alessandro Consolati

Suggerimenti