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Aiutiamo gli immigrati a casa loro

Il 25 settembre 2022 gli italiani sono chiamati alle urne per esprimersi e i gruppi politici sono impegnati a demonizzare l’avversario anziché proporre misure per il rilancio del paese. In questo momento l’interesse della sinistra è rivolta alla lite dei Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e nel particolare alla sua proposta di un blocco navale al limite delle acque territoriali per fermare il flusso dei clandestini provenienti dal Nord Africa. «Non sono profughi ma immigrati non in regola: quindi vanno respinti» questo si scriveva in un articolo sul quotidiano «La Repubblica» del 25 marzo del 1997. La sinistra dovrebbe fare mente locale perché, con presidente del consiglio Prodi e ministro dell’interno Napolitano, il 28 marzo 1997 l’interdizione nel canale di Otranto costò la vita 81 albanesi. Non mi pare che per quel grave frangente si sia parlato di violazioni del diritto internazionale. Chi attualmente esegue un rigido blocco navale contro l’immigrazione clandestina è l’Australia: la sua marina militare intercetta infatti i barconi dando loro soccorso e poi allontana dalle acque australiane; con quest’operazione denominata «Sovereign Borders» - confini sovrani - hanno praticamente annullato gli sbarchi. Comunque l’Australia (20 milioni di abitanti) per continuare nel suo sviluppo concedono al mente l’ingresso nel paese a 20.000 individui comprovata capacità professionale: forse sarebbe stata questa la strada che anche l’Italia avrebbe dovuto percorrere. Attualmente i clandestini vanno aiutati a casa loro con adeguati e controllati i programmi di sviluppo: potrebbe essere questa la strada che l’Occidente deve percorrere per salvarsi. Galdino Orsolini VERONA

Galdino Orsolini

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