Uovo pasquale, la sorpresa fuori. Nel prezzo

Ma allora è sadismo - scrive la Olga - è puro sadismo rendere proibitivo il prezzo del cioccolato aumentandolo del 30-40 per cento con la conseguenza che molta gente vi rinuncerà. Il filosofo-psicologo-sociologo Strusa nel suo saggio “Apologia del brufolo” scrive che una barretta di cioccolato giova all’umore più di venti sedute dall’analista. Ormai Pasqua è vicina, le uova avvolte in lucenti e sgargianti carte, sono già da tempo sugli scaffali dei supermercati. Ai bambini l’uovo non si può fare a meno di regalarlo ma quest’anno verranno lasciati fuori i nonni, forse le morose, le suocere sicuramente. L’uovo gigante sta troneggiando sull’angolo del bancone del bareto ma i biglietti della lotteria costano un bel po’ di più. È rimasto invece invariato il prezzo dei biglietti del bar da Miro ma solo perché l’uovo è quello dell’anno scorso al quale nessun numero stranamente era associato. Dicono che se il cioccolato è cosi caro sia colpa del riscaldamento globale che sta saccagnando le piantagioni di cacao, fatto sta che si fanno tanti discorsi ma che poi a pagare sono solo i consumatori. L’altro giorno ho comprato a quasi nove euro una bottiglia di olio di oliva (non extravergine). Tre anni fa la stessa marca la pagavo meno di tre euro. Anche qui dicono che sia colpa del riscaldamento globale. Non è che ci prendono per il c…? Tornando al cioccolato, ne mangiavo un quadratino al giorno mentre col nuovo rincaro ne mangio metà, frego me stessa ma anche il produttore e il rivenditore. Diminuire i consumi per far calare i prezzi, dice l’economista del bareto, Johnny Salame. Per me il cioccolato è solenne come il suono di un organo in cattedrale e più rivitalizzante della Cucaracha. La prima sera sul letto di un albergo al mare io e il mio Gino abbiano trovato due cioccolatini, uno per foréta. «I magnémo o fai parte dei extra a pagamento?». Ci siamo informati. Erano compresi nella tariffa. È stata una bella notte.