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Telecaroèrse in Bra tra i fan dei Maneskin

Noemi Chicchirichì, la brava e giovane giornalista di Telecaroèrse - scrive la Olga - è in Bra già da stamattina presto con la sua trup televisiva per intervistare il popolo che ha invaso la piazza in attesa del concerto dei Maneskin. A due gemelle saccopeliste di Parma scocca l'arguta e inevitabile domanda: «Ditemi, da quanto tempo siete gemelle?». La Noemi salta come una cavalletta da una persona all'altra, da un gruppo all'altro: «Siete qui per i Maneskin? Da dove venite? Avete l'aria di venire da lontano». «Siamo venuti in moto da Pegognaga» risponde uno con la tuta da centauro. «Ci avrei giurato. Un lungo viaggio ma ne è valsa la pena». La brava giornalista cerca lo scup. A una giovane coppia venuta in treno da Innsbruck chiede in inglese se ci sono stati problemi a causa della guerra. «No war in Österreich, stai facendo casino». La risposta la delude. Se il treno fosse stato bombardato dai russi avrebbe ottenuto la notizia che voleva. La brava Noemi Chicchirichì non demorde. Ora cerca qualcuno che sia venuto a piedi, scarpinando per chilometri per vedere i Maneskin, una sorta di Cammino laico di Santiago di Compostela. Le sembra di aver individuato la persona giusta, un butelòto strassonà insieme ad altri butelòti strassonà con zaini da artiglieri da montagna. La brava giornalista intervista il più strassonà: «Hai l'aspetto di uno che ha fatto tanta strada a piedi. I Maneskin meritano questo e altro». «Maché a pié - risponde el butelòto - Da Cavrìn gh'è un bus comodo e sémo montà anca sensa biliéto». Ora Noemi cerca qualcuno che sia venuto da molto lontano, magari dall'Australia perché i Maneskin spopolano in tutto il mondo. «Australia?» chiede a un gruppetto di ragazze in fila per entrare in Arena. «Vestenanova» rispondono sganassando in cimbro. Però la brava giornalista uno scup lo deve fare. Rincorre un vecchio prete che attraversa la Bra per i fatti propri. «Cosa ne pensa, reverendo, dei Maneskin?». Si aspetta che li paragoni al diavolo e ne chieda la scomunica. «Bravi figlioli - invece risponde - Ne avessi io in parrocchia di giovani come loro».

Silvino Gonzato

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