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La posta della Olga

Senza stella e con un albero monco

Adesso - scrive la Olga - ha tutti i dottori attorno il cedro della Bra cui ha ceduto un grosso ramo che per miracolo non ha ucciso nessuno. Ci sono anche i primari dell’Amia. Gli faranno una tomografia per accertarne lo stato di salute e lo sottoporranno a prove di trazione. Un po’ come è successo al Toby del bareto quando la moglie gli ha rotto un braccio. Gli alberi, come i cristiani, invecchiano, invecchiano più lentamente ma con l’età che avanza anche loro diventano più fragili, artrosici, anemici e non deve ingannare quell’esibizionistica aria grassa che mantengono anche dopo i cent’anni. Vanno curati con costanza, auscultati, potati con sapienza, non affidati a un figaro qualsiasi che li tosa come fossero pecore. Però, come dicevo, ora ci sono i dottori, i cattedratici di botanica: è un albero della Bra, non del Fondo Frugose. Forse ha visto il re e la regina, di sicuro el me bisnono col tabàr ma l’avrà snobbato. Che l’incidente sia avvenuto nell’anno del crollo della stella potrebbe introdurre un discorso di sfiga ma non voglio credere a queste cose, fatto sta che passeremo il Natale con una Bra senza stella e con un cedro monco. C’è chi dà la colpa della caduta del ramo al cambiamento climatico, chi - è più probabile - all’onda d’urto del concerto dei Pooh in Arena, chi al pesante zampettio dei merli, chi al pollo del Kentucky (che c’entra?), chi ai comizi della Lega. Ognuno dice la sua ma noi dobbiamo ascoltare i dottori e i cattedratici. Il guaio è che il cedro non collabora, anche se io, come a tutti gli alberi, attribuisco un’anima, e quindi ci potranno dire quello che vorranno senza essere contraddetti. Con più di un secolo di vita i cedri della Bra sono testimoni di un pezzo di storia della città. Il decano del bareto, il poeta Birba, racconta di quando legava la bicicletta all’albero più vicino al Liston per andare al Pedavena dove incontrava la Callas e Meneghini. Non viene creduto ma intanto crea atmosfera e gli avventori gli danno spago.

Silvino Gonzato

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