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Quando Sgarbi si fece aprire il museo Miniscalchi di notte

A proposito di Sgarbi che suggerisce di tenere aperta la Casa di Giulietta fino a mezzanotte «perché gli amori sono sempre legati alla sera» - scrive la Olga - el vècio giornalista Gasparìn ricorda che il celebre critico d'arte e ora sottosegretario alla Cultura fece aprire il Museo Miniscalchi-Erizzo alle undici di sera per portarvi degli amici ad ammirarne le preziosità. Gasparìn era in redazione quando ricevette la telefonata: «Sono Sgarbi, sto arrivando da Milano, in macchina con me ho un cameriere e due belle gnocche...». Il cameriere era Alain Elkann, padre di John, Lapo e Ginevra, che del cameriere aveva la postura. Gasparìn titubò un po'. «Ci provo» disse e telefonò al professor Gian Paolo Marchini, responsabile del museo. Anche Marchini, a maggior ragione, titubò ma poi, considerati l'importanza del visitatore e il suo carattere fumantino, accondiscese. La visita, cui partecipò anche il Gasparìn, si protrasse fino a dopo mezzanotte. «Sgarbi aveva fame - racconta el vècio giornalista e fece aprire anche il ristorante dell'Hotel Due Torri il cui direttore richiamò in servizio cuochi e camerieri. Gasparìn si ferma ai suoi ricordi ma anche col museo di Castelvecchio successe la stessa cosa e anche con una chiesetta in provincia. Amante della notte, Sgarbi vorrebbe stiparla di cose buone, di arte e di amori. Adesso che è sottosegretario, i direttori dei musei tremano. Non sia mai che... La Casa di Giulietta è un altro discorso. Romeo conobbe Giulietta poco dopo mezzanotte al "Ballo del Torchio" nel palazzo dei Cappelletti e il fulmineo reciproco innamoramento fu suggellato da un bacio. Ecco perché io sto con Sgarbi, anzi vado oltre: apertura al tramonto, bacio a mezzanotte e chiusura all'una quando i bollori sono un po' svaporati. É evidente che l'idea metterà nelle pétole il Comune perché bisognerà riorganizzare un po' tutto, pagare il notturno ai dipendenti, disporre un servizio di prenotazione per i baci e un'adeguata sorveglianza perché le effusioni si contengano nei limiti della decenza. Giulietta bài nàit avrebbe una contestualizzazione più romantica e intima, più scespiriana, anche se io la tragedia di Scèspir l'ho letta solo a fumetti trascurando il finale perché sono per gli amori felici.

Silvino Gonzato

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