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Ognissanti e defunti Culto e tradizione

Una volta la festa dei Santi, di tutti i Santi - scrive la Olga - e la commemorazione dei defunti si celebravano in due giornate distinte, l'uno e il due di novembre. Da tempo invece, nonostante la Chiesa continui a tenere separate le due ricorrenze, è diventata consuetudine sovrapporle, cimiteri affollati ai Santi e quasi deserti ai Morti. Santi e morti si mischiano. Penso che tra i nostri defunti ci siano tanti santi che non sono entrati in graduatoria, che non hanno avuto le giuste sponde per approdare alla canonizzazione, per cui è legittimo che abbiano il loro altare accanto a quello degli ufficialmente venerati. Preferivo però le cose come stavano una volta quando ai Santi si portavano i fiori sulle tombe e il giorno dopo, ai Morti, si tornava per la celebrazione: la voce metallica del parroco dagli altoparlanti raggiungeva ogni angolo del cimitero e si sentiva o si sentiva a tratti perché sormontata talora dal crepitio del ghiaino dei vialetti sotto la suola delle scarpe, la gente intabarrata, il clima era diverso da quello di oggi. I paltò e le pellicce odoravano di naftalina che si mischiava a quello amaro dei crisantemi, talora colti negli orti, il pallone scagliato dall'adiacente campo di calcio faceva strage di vasi portafiori, di candele e di moccoli, l'incenso del turibolo si spandeva ovunque e pizzicava le narici. Ricordo fitte nebbie, colli insaccati nei baveri e De Profundis biascicati e distorti, infine il ritorno a casa a brustolàr i maróni ne la padèla coi busi, una tradizione che per me e il mio Gino rimane. Poi Santi e morti, per la gente, sono diventati di fatto un'unica celebrazione, si trascurano i santi e si commemorano i defunti. I Santi sono sul calendario, i defunti sono al cimitero. Chi non trova il proprio nome tra i Santi perché fa parte delle generazioni dei Kevin o delle Azzurre festeggia il primo di novembre che credo sia l'onomastico di mezza Italia da quando la fantasia onomastica si è scatenata svincolandosi dai Santi. Per scelta, per tradizione e per ragioni sentimentali io e il mio Gino andremo al cimitero oggi, il 2, come abbiamo sempre fatto. Dall'anno scorso il turibolo spande meno incenso, anche in chiesa durante la messa, colpa della crisi che ne ha aumentato il prezzo. Dati i tempi, anche le preghiere sono aumentate.

Silvino Gonzato

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