Diventeremo come il Buthan - scrive la Olga - l'unico Stato al mondo in cui sia proibito fumare ovunque, anche in strada, divieto da tutti rispettato se non altro perché da dodici anni le tabaccherie sono state trasformate in latterie. «Gino - dico a mio marito - va a védar su l'atlante dove l'è 'sto Buthan, Buthan con la B». «No'l gh'è» mi risponde dopo aver guardato anche sul mappamondo gonfiabile che ci hanno regalato con i punti delle scatolette di sgombro. Pur non sapendo io e il mio Gino dove sia il Buthan, leggo che il ministro della Salute Schillaci ci vuole buthanizzare inasprendo la legge sul fumo del suo lontano predecessore Sirchia che vieta di fumare nei locali pubblici al chiuso. Schillaci avrebbe in mente di estendere il provvedimento a strade, piazze, vicoli, pascoli montani, boschi, ristoranti e bar all’aperto, parchi, fermate dell’autobus e colpirebbe anche le sigarette elettroniche. Tutto questo lasciando le tabaccherie aperte perché sigarette, toscani, sigari e il trinciato da pipa fruttano allo Stato quindici miliardi all’anno. In pratica lo Stato vende tabacco ma ti costringe a fumarlo clandestinamente, nel sottoscala, in cantina o in un casotto nell’orto. Pur consapevole che fumare fa male alla salute, trovo che questa contraddizione sia una grossa buthanada. Resterebbero comunque fuori dal divieto quelli che il tabacco lo masticano e poi lo sputano, come faceva fragorosamente mio nonno Tano, e non vorrei che, perseguiti dalla legge, i fumatori si convertissero a questa pratica e che le città si riempissero di sputacchiere di cui farebbero gentile uso anche le donne. Potrebbero nascere e proliferare fumerie clandestine del genere di quelle da oppio perché per molti sarà dura rinunciare alle Marlboro o alle Muratti. Il mio Gino fuma toscani ma lo spedisco sul muretto sotto casa quando accenna ad accendersene uno. Se la legge gli proibirà anche il muretto, non gli resterà che scendere in cantina. Lui sostiene che fanno più male i codeghìni dei toscani e non capisce come mai lo Stato si accanisca solo sul tabacco da fumo, tanto più che l'alito da codeghìn (codeghìn passivo) fa alzare il colesterolo nelle persone che si trovano nel raggio di dieci metri. Una buthanada ma non lo contraddico.