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La posta della Olga

Nel lago in salute affonda la barca rossa

La famosa barca sospesa, il rosso natante che, per conto di una società tedesca di energie rinnovabili, la E.on, era apparsa l’anno scorso sul Garda a testimoniare l’abbassamento drammatico del livello dell’acqua - scrive la Olga - oggi sarebbe un sommergibile. Il lago, superata la siccità, è tornato come prima, anzi più di prima e i timori sono semmai di segno opposto, cioè che una burrasca possa scuoterlo fino a farlo straripare. E l’isola dei Conigli che migliaia di turisti e curiosi raggiungevano a piedi, dando l’impressione di tanti cristi camminanti sulle acque, è ridiventata un’isola. Sull’agonia del Garda ci avevano marciato in tanti, era una conseguenza vistosa del riscaldamento globale, era una micidiale freccia in più all’arco dei fanatici dell’ambientalismo. La stessa barca sospesa aveva il duplice scopo di pubblicizzare le attività della E.on (pale eoliche, colonnine di ricarica e altro) e di colpire il nostro lago come la stampa tedesca aveva proditoriamente fatto tante volte in passato non riuscendo peraltro a dirottare i lettori su altri lidi europei in mano all’imprenditoria turistica di quel Paese. Non si può negare che il clima sia cambiato. Sabato pomeriggio fulmini e tuoni di tale intensità da far ballare le chicchere nelle credenze e da far saltare i lampioni, si sono abbattuti sulla nostra città. «Sémo in febràr - ho detto al mio Gino che è andato a controllare sul calendario - no me par che sia ancora stagión da site». Anzi non ho ricordi che neanche nelle ultime estati ci siano state scariche così potenti. Ma le sentenze definitive e gli isterismi non aiutano a risolvere i problemi climatici, semmai si possano risolvere. Il Garda, dato per perduto, è ora gonfio e scoppia di salute, i fiumi anche. Non è detto che una nuova siccità oltre a far tornare l’irridente barca rossa, favorirà il ritorno dei cristi all’isola dei Conigli, ma bisogna prima di tutto prendere atto che la natura è come el tempo, el cul e i sióri che i fa quel che i vol lori.

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