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Ma quale protocollo se comandano le band?

Il ragionamento del filosofo-psicologo-sociologo Strusa - scrive la Olga - è questo: «Nessun protocollo sposterà l’Arena da piazza Bra e, ospitando l’Arena concerti che richiamano decine di migliaia di persone, non dobbiamo lamentarci se al minimo intoppo, la Bra diventa una prateria con troppi bisonti scalpitanti in attesa». Poi però non lo capisco quando dice che non si può pretendere l’Arena piena e la Bra imbriàga, perché quando l'Arena si riempie (botte piena), la Bra (moglie ubriaca) si svuota. Ma siccome nei suoi ragionamenti segue talora un filo illogico, forse vuole dire qualcosa per tenere impegnati i suoi uditori nella ricerca di un senso occulto che apparentemente non c'è. Fatto sta che anche el Strusa, che normalmente filosofeggia di cose astruse come il sesso delle melanzane, è atterrato in Bra e, come molti in queste ore, si sta chiedendo quale cacchio di protocollo si possa studiare per evitare l'inevitabile. Sembrava che nel caso dei Kiss il problema fosse quello dei fuochi (e se ne se brusa l'Arena?) da cui la band americana si fa avvolgere mentre canta e schitarra, poi però il problema è stato risolto, nel senso che se ne è negata l'esistenza, di fronte all'aut aut: «O lo spettacolo va in scena con i fuochi o ce ne andiamo». Accantonata la questione, se n'è presentata un'altra: il concerto è cominciato con un'ora di ritardo (ed è qui che la Bra si è intasata) perché molti fans avevano prenotato, insieme al biglietto, il selfie con gli artisti imbugando la processión. Se è per questo il mio parroco, don Addolorato, per via dei selfie con le vedove, ritarda sempre i funerali, ma nel caso dei Kiss si è trattato di migliaia di persone. Forse si farà un protocollo che vieterà i selfie prima dello spettacolo ma sappiamo che a comandare sono gli artisti, specie se sono famosissimi. Quando li si invita bisogna stare alle loro sregolate regole e non c'è ordinanza che tenga. Non si ha a che fare con la Boareto Band (i vèci se la ricordano), i Casadei di casa nostra, lìssio e gazose. Questi bisogna assecondarli sennò ti piantano lì e le folle accorse per sentirli e vederli non si limiteranno a rompere i bicchieri dei bar sul Listón. Di protocolli a Verona si parla ogni volta che bisogna mettere ordine in qualcosa. Poi, passato il momento, non se ne parla più.

Silvino Gonzato

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