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Ma adesso non vorrei essere nei panni di Tinè

Basta fóghi in Arena - scrive la Olga - Méti che scapa 'n'a sginsa e che se brusa le asse del palco e le piére e le cotolóne de le artiste e le parùche e i mostàci dei baritoni e le baséte dei tenori, e i violini e le viole. E che el maestro co' la bachéta in man el se impìssa come un fulminante e la gente la sìga e la scapa da tuti i cantoni «Al fógo! Al fógo!» e la moiér vip che la se buta sul marì vip par smorsàrlo e un cronista ignifugo la fotografa: un spegasso, insoma. Per fortuna il soprintendente Tinè ferma tutto prima che i giornali titolino: "L'Arena non c'è più, non restano che le ceneri". Le band rockettare hanno il vizio di esibirsi tra i fóghi, l'abbiamo scampata bella e Tinè se ne rende conto. Lunedì ce ne sarà una luciferina, i Kiss, che cantano e schitarrano danzando tra le fiamme come i dannati all'Inferno. Che vengano pure i Kiss ma che non si azzardino a fare monade pirotecniche. Chi glielo dirà? Tinè no. Si tirerà a sorte tra chi non sa parlare in inglese. Svieni solo a vederli. Ghe vol coràio. Il divieto vale anche per le opere liriche. Mai più fiaccole in Turandot e Nabucco. Eventualmente i fiaccolanti potrebbero usare le torce elettriche o le luci dei telefonini. È come se Mosè si spuntasse la barba e i baffi col Remington. Banditi i fóghi anche dalla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali del 2026. Ma come! Delle Olimpiadi guardo solo le aperture e le chiusure perché ci sono i fóghi ma mi rendo conto che io non faccio testo. Posso comunque farmi delle domande: chi gliela dirà 'sta roba al Comitato olimpico internazionale? Zaia? Sai che figura di m...? Chi spiegherà a tutto il mondo in poltrona davanti al televisore che non facciamo i fuochi perché sennò rischiamo che ci si incendi l'Arena? E allora perché Verona e il suo anfiteatro? «Averlo saputo prima, ci saremmo candidati noi» dicono a Pegognaga e a Golusello. Un bel roéio quello che ha scatenato Tinè. Che però bisogna dire che ha le idee chiare: secondo lui, lo spettacolo perfetto per l'Arena è il pugilato, il pallino dell'ex assessore Rando subito raccolto per la boccia al punto. Sì, il pugilato sì, niente fóghi, niente sgìnse, niente còtole in fiamme, solo cazzottoni e, quel che più conta, sintonia impeccabile con l'anfiteatro delle origini: gladiatori, bighe...

Silvino Gonzato

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