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La stella e il comitato «Deve tornare lassù»

L'idea, seppur banale, - scrive la Olga - è stata del ragionier Dolimàn. «Facciamo subito un comitato» ha detto agli avventori del bareto a proposito della stella che, essendo entrata nel cuore dei veronesi ed essendo diventata un simbolo della Verona natalizia anche per i turisti, deve tornare al suo posto a svettare con la cóa lucente sopra l'Arena. Il comitato, in quattro e quattr'otto, è stato messo in piedi ma, non avendo gli strumenti scientifici e professionali per rimettere in piedi la stella, si affida a chi, in città o fuori, può dare il proprio contributo. «Ci ga le màneghe el se le fassa su» è l'appello del ragioniere che per maniche, a meno che non parli per metafora, intende i manegòti dei vecchi travet ma che per estensione applica anche quelle di ingegneri, architetti e di qualsiasi professionista del ramo che abbia una scrivania o un tavolo di lavoro su cui dare sfogo al genio per progettare anche l'impossibile. Ancora prima che si formasse il comitato, gli ingegneri di Verona si erano stretti a coorte per far tornare la stella lassù, a far da ponte tra l'Arena e la Bra, ritenendola un "monumento a fianco del monumento", non un accessorio come l'aveva definita Sgarbi invitando a buttarla nelle sgaùie. Tanto più, come ha detto el Dolimàn, che se il crollo del basamento della stella è stato dovuto a un errore umano durante le operazioni di smontaggio, non si vede perché la si debba eliminare, visto che non aveva mai dato segni di cedimento e necessitava solo di una tiratina di bulloni di tanto in tanto. A questo servono i comitati nella loro banalità spesso autoreferenziale: a fare pressione, a dire magari anche utili monade e per questo devono essere ascoltati. Da quasi quarant'anni Arena e stella durante il periodo natalizio formano un'accoppiata inscindibile, sarebbe un delitto separarle. La stella è entrata a far parte delle nostre salde e irrinunciabili tradizioni. C'è chi, esagerando, la vorrebbe addirittura tutto l'anno così non ci sarebbe neanche l'impiccio di montarla e smontarla. Tra questi il mio Gino che nel comitato ha l'incarico logistico di rimettere a posto le careghe dopo le riunioni, mansione che svolge con spirito di servizio ma con poco entusiasmo. «Lo fasso solo par Verona» va in giro a dire.

Silvino Gonzato

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