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La sordina agli urlatori L’editto che azzoppa l’Arena

Quando al Teatro Regio di Parma si esibiva il basso Ferroni - scrive la Olga - si diceva «Andéma a scoltàr el bas Feroni a scurzé en’te la Traviata». Il cantante soffriva di questa disfunzione ma era apprezzato per la voce. Essendo il Regio un teatro al chiuso, non c’era alcun problema di decibel, la Traviata non disturbava il vicinato e quindi il Ferroni poteva esibirsi nel doppio ruolo fino a tarda notte. L’Arena di Verona è invece un teatro all’aperto e il nuovo sindaco ha messo delle regole, non per la lirica che non è un genere fracassone ma i cui spettacoli devono comunque terminare entro le una di notte, bensì per l’extralirica, cioè il rock e il pop che, sparati a tutto volume, impediscono alla gente di dormire. L’editto impone agli urlatori di dimezzare la voce allo scoccare della mezzanotte e di proseguire poi con le ugole strozzate fino e non oltre l’una. Meglio, a essere dimezzato sarà il volume degli amplificatori ed è prevedibile che i cantanti si incacchieranno e per protesta sfasceranno le chitarre oppure a mezzanotte se ne andranno piantando in asso gli ascoltatori nonché i telespettatori nel caso in cui lo spettacolo venisse trasmesso dalla televisione. Mi immagino uno Springsteen che dovesse tornare in Arena e a cui a mezzanotte venisse urlato in faccia: «No far casìn che la gente la deve dormìr». In Arena non verrà più nessuno, neanche il Duo di Piadena. E, infatti, Ociodevéro, il maestro di musica avventore storico del bareto, non è d’accordo col sindaco perché «L’Arena, come tutti i teatri, scuèrti o cuèrti, non deve avere orari e nessuno si è mai sognato di mettere la sordina ai galli che cantano non solo all’alba ma quando c… gli pare e per questo non gli si deve tirare il collo». Le malelingue sostengono che l’editto miri soprattutto a colpire la sovrintendente Gasdia che ha in mano anche l’extralirica di cui, secondo il Comune, si è impadronita con un golpe e ora la gestisce come le pare e piace. Insomma più che staccare le valvole al rock e al pop, il sindaco Tommasi vorrebbe staccarle alla Gasdia. I due vanno d’accordo come cane e gatto e dopo un’apparente quiete torneranno ad azzuffarsi.

Silvino Gonzato

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