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La Renault che spia le targhe e i veri problemi di Verona

Le multe sono bellissime come diceva il ministro Padoa-Schioppa delle tasse - scrive la Olga - ma chissà perché ci ostiniamo a odiarle, specie quelle legate alla sosta. Se vogliamo credere al filosofo-psicologo -sociologo Strusa, trovare un buco in centro città e dintorni in cui parcheggiare è una conquista per l’automobilista che giustamente s’incacchia se viene ricompensato di tanta fatica con una multa che magari merita perché non ha inserito nel parchimetro le monetine o non ne ha inserite abbastanza. In verità la contravvenzione per la sosta viene comunque considerata un sopruso, una sopraffazione, un modo facile facile per fare cassa, tanto più che nelle previsioni di bilancio del Comune gli introiti per le multe sono una voce importante, vale a dire che si punta sull’indisciplina dell’automobilista per fare schei. Il professor Strusa sostiene che l’auto ferma col motore spento e nello spazio riservato al suo temporaneo ricovero è innocua, non provoca incidenti e sfida chiunque a dimostrare il contrario, quindi non giustifica l’accanimento degli accertatori di sosta che chiama «assaltatori di sosta» con qualche analogia con i pirati della Tortuga. «Assaltatori» che adesso, come ha riferito L’Arena, verranno dotati di una flotta di vascelli che renderà più rapidi gli arrembaggi. L’ammiraglia è già stata presentata, una piccola Renault spia battente bandiera dell’Amt sul cui tettuccio è montata una telecamera che leggerà le targhe (oggi per sostare bisogna inserire nel parchimetro il numero di targa). Pare che siamo i primi nel Veneto ad adottare i vascelli sparamulte, e questo mentre il centro città, colonizzato dalle locazioni turistiche sta languendo diventando sempre più estraneo ai veronesi. Ci aspetteremmo dal Comune ben altre «invenzioni» che una flotta di Renault corsare per restituire Verona ai suoi cittadini, sempre che ci sia la volontà di farlo. Ma tant’è, sempre più spesso mi chiedo se facciano apposta a tórne par el de drio, se c’è un disegno o se lo fanno per ingenuità. Il centro si sta svuotando, Verona sta diventando un villaggio turistico e loro pensano a mettere in campo la tecnologia per mungere a più non posso la vacca delle soste irregolari.

Silvino Gonzato

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