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La protesta apolitica del Vacamòra

di Silvino Gonzato

Siamo andati, io e il mio Gino, in campagna dal Gelmo Vacamòra - scrive la Olga - ma il Gelmo Vacamòra non c’era. Era partito col suo trattore per una protesta del tutto personale, fuori dalla politica, contro le direttive verdi dell’Europa che impongono di coltivare la terra un anno sì e un anno no e che ci vogliono pasturare con grilli e cavallette. La Bruna, moglie del Vacamòra, ci ha detto che le dispiaceva tanto che suo marito fosse partito ma che terra, casa e famiglia sono valori da difendere a qualunque costo. Le ho chiesto dove fosse andato e la Bruna ha detto che si sarebbe trovato in un posto con dei cavalieri solitari come lui e poi tutti insieme avrebbero deciso. «L’è partìo a le quatro de note, col giàsso. “Gelmo - g’ò dito - pènseghe ben. Te ghè ‘na certa età, te ghè la tosse, te ghe vedi poco da ‘n òcio, el tratór l’è vècio, ma lu no l’à volùo sentir né santi né madòne. G’ò dato drìo un cadìn par lavàrse e un sugamàn par sugàrse. Al vin el g’à pensà lu. La sera g’ò fato le frìtole e g’ò fato tante racomandassión ma lu el m’à risposto: “Dòna, so cavàrmela sensa le to prediche”». Alle quattro in punto, come ci ha raccontato la Bruna, il Vacamòra si é avvolto nel tabarro che era stato di suo padre e di suo nonno, e che quindi ha coperto le spalle di una dinastia di contadini, ed è partito sul suo trattore che oscillava sulla stradina sconnessa. «Sensa ch’el se n’acorzesse, g’ò messo nel portafolio la foto de quando ero zóina» ci dice commossa la Bruna. Con la prima e per ora unica telefonata alla moglie il Vacamòra ha detto di essere a Nogara e di essere diretto nel Mantoàn dopo aver scartato con i suoi compagni l’idea della marcia su Roma per non unirsi «a quei che i mìssia la politica co’ la realtà dei campi». La Bruna ci mostra una foto di quando lei e il Gelmo si sono sposati. «Lu l’è rivà davanti a la césa col tratór pien de garofani bianchi. Alora la tèra l’era nostra, nessun né diséa cosa dovéimo piantàr e despiantàr». 

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