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Il vaccino si fa al bareto e il goto è gratis

In via del tutto eccezionale - scrive la Olga - i vaccini contro l'influenza stagionale si faranno anche al bareto. È una decisione che ha preso il dottor Bugànsa dopo che il mio Gino gli aveva detto che gli avventori anziani erano restii a farsi vaccinare, considerato che l'anno scorso, mentre infuriava ancora il Covid, i casi di influenza sono stati pochi. Il dottor Bugansa ha spiegato che sono stati pochi perché nei bareti e in tutti gli altri luoghi era ancora obbligatoria la mascherina, una barriera che dovrebbe essere una consuetudine nella stagione fredda, sempre che il freddo arrivi anche quest'anno perché al momento, fine ottobre, le donne escono ancora con le gambe nude e i muratori lavorano ancora in canottiera. Gli avventori hanno però posto una condizione: o la Licia Ronzulli, l'infermiera di Berlusconi, o niente vaccino. «Andè a fàrve ciavàr - ha risposto il dottor Bugànsa - al massimo, se no ve fidè de mi, posso mandàrve la Pia». La Pia è la sua segretaria che sa fare le punture ma che è brutta come la peste. El Gussa ha spiegato che non è questione di fiducia ma che devono essere le donne a fare le punture agli uomini e viceversa e che la Pia assomigliava troppo al Trisorco, il fascista del bareto, per essere considerata donna. Il Trisorco, essendo sordo, non ha sentito. «La gà anca la barba soto la sbèssola e i peli ne le réce» ha aggiunto el Gussa. «Se l'è par questo, ghe dirò de fàrse la barba e de taiàrse i peli» ha tagliato corto il dottor Bugànsa che alla fine è riuscito a imporre la Pia. A parte la Ronzulli, che però, a dirla s-cèta, no la me par 'na gran beléssa, gli avventori avrebbero preferito di gran lunga la Beresina, la morbinosa barista che, pur avendo la mano ferma, non ha alcun titolo per fare le punture, tantomeno i vaccini, che non si fanno sul sedere. In ogni caso la Beresina se n'è tirata fuori. «No son bona, me fa scarésse solo a védar infilàr l'ùcia» si è schermita. Pare comunque che l'iniziativa del dottor Bugànsa vada in porto e che tutto il bareto si faccia vaccinare, grazie anche al privilegio di non dover andare in ambulatorio che il dottor Bugànsa condivide con un veterinario per cui vi si può trovare anche 'na cavra col mal de pansa, e grazie alla generosità dell'oste Oreste che offre un gòto a ogni vaccinato.

Silvino Gonzato

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