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Il telefonino sotto pelle L'umanità al capolinea

''Ste robe le me spaènta - scrive la Olga - Sapere che la prossima generazione, come ha pronosticato l'inventore del telefono cellulare Marty Cooper, non dovrà più usare le mani per digitare sullo smàrtfon perché l'apparecchio sarà piantato sotto la pelle dell'orecchio e obbedirà a un sistema integrato, mi mette i brividi e cresce prepotentemente in me il desiderio di balzare indrìo cul di millenni fino alla felice società delle caverne in cui l'unica preoccupazione degli scienziati (erano più seri di quelli di adesso) era quella di risolvere il problema degli spifferi.Già ora la disumanizzazione dell'umanità è a buon punto ma mi chiedo cosa resterà dell'uomo, dei suoi sentimenti, della sua anima, dei suoi calli quando sarà ridotto a una macchina che eseguirà gli ordini di poteri che si serviranno della tecnologia per renderlo schiavo e guidarne le scelte. Il telefonino incorporato nel lobo o nel condotto uditivo non avrà una batteria propria ma sarà il nostro corpo a fornirgli energia: quando si avvertirà che la carica è bassa, basterà un panino col salame per rinvigorirla.Un piccolo problema insorgerà quando il telefonino si guasterà. Si andrà alla Vodafone o alla Tim, si lascerà giù la récia e la si andrà a ritirare qualche ora dopo.Nel caso di esami radiologici per i quali è richiesto che il corpo sia spoglio di qualsiasi oggetto metallico, un infermiere espianterà il telefonino e lo reimpianterà a esame finito. Ma se è stato detto che esiste un legame tra l'uso massiccio del telefonino e i tumori cerebrali, non aumenterà il pericolo per le nuove generazioni che la fonte di radiazioni l'avranno in corpo? E poi come si farà ad accenderlo e a spegnerlo per evitare che di notte ti riempia la testa di spam? Il mio Gino prova a indovinare che il bottone dell'On/Off sarà il bombrìgolo il quale finalmente avrà una funzione, essendo stato finora la parte del corpo più passiva e indolente.C'è da scommettere che dopo il telefonino sotto la pelle, in un futuro un po' più lontano, i nostri corpi saranno riempiti via via di microchip e sensori da cui dipenderanno le nostre attività non più umane e che allora la più frequente causa di morte sarà il cortocircuito.E le scimmie ci sorpasseranno perché saranno ancora capaci di pur rudimentali sentimenti.

Silvino Gonzato

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