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È davvero calato il sipario sulla grottesca commedia?

In quattro e quattr'otto - scrive la Olga - il problema dell'ingresso al Cortile della Casa di Giulietta che si trascinava da più di vent'anni o trenta (ho perso il conto e il contabile nel frattempo è morto d'inedia) è stato risolto. Finalmente sulla grottesca commedia è calato il sipario, un siparione con i segni del tempo, crivellato dalle tarme e appesantito dalla polvere delle mille polemiche che ha tabaccato nel corso dei lustri. Eppure bastava poco per mettere tutti d'accordo. Bastava fare entrare i visitatori da dietro invece che da davanti (in flussometria si chiama "inversione dei flussi"), un'ipotesi su cui si è discusso e ridiscusso fin dal prologo della farsa ma che miracolosamente ha trovato la quadra in pochi giorni, dans l'espasse d'en matèn, come dice il mio Gino che mi vuole sbalordire con la sua conoscenza delle lingue, visto che non riesce a sbalordirmi con altro. È bastato che un'amministrazione di sinistra scalzasse una di destra perché ogni pisello ritrovasse posto nel proprio baccello. Da ieri e fino all'8 gennaio l'ingresso è da piazza Viviani, attraverso il Teatro Nuovo. Per ora il Comune, in attesa di stampare i biglietti, non mette in scarsèla niente. Tutti felici e contenti, compresi i condòmini del Cortile che intravedono prossime eque spartizioni della torta degli ingressi a pagamento? Almeno così ci dice il Comune, ma poi bisognerà vedere se, finita la sperimentazione, dovuta principalmente a una questione di ordine pubblico per il sovraffollamento di via Cappello durante le feste, tutti i condòmini metteranno le gambe sotto la tòla o qualcuno farà l'ennesimo ricorso al Tar rebaltando ancora 'na òlta la tòla con tutto el parécio che gh'è sora. In realtà ci andrei pianino prima di cantare vittoria, prima di dire che si è tirato un frego definitivo sul passato. Condizionata da tutte le baruffe che hanno contraddistinto la miserabile contesa, mi posso sbagliare e, se così fosse, mi cospargerò il capo di cenere e me infrusinarò tuta, anca soto le leséne e lassarò fora solo i òci e così consà cavalcherò un musseto come Lady Godiva. Vedremo cosa succederà dopo l'8 gennaio quando, finiti gli esperimenti e finito lo stato di emergenza natalizio, si tornerà a discutere di schei.

Silvino Gonzato

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