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Con il «no» a Morgan addio Rinascimento

Eppure di un po' di Rinascimento culturale - scrive la Olga - ce ne sarebbe stato bisogno. Morgan si era proposto di traghettare Verona fuori dal Medioevo verso una luminosa età in cui tutto sarebbe rifiorito, perfino i pali della luce e i sassi dell'Àdese. «Morgan ci? Quel...?». «Sì, Gino, Morgan, proprio quel...». Era giovedì santo, il sole picchiava come se fosse già estate piena. Il mio Gino era in canotta, bermuda e sandali da frate. La notizia che Morgan era stato candidato da Sgarbi a sostegno del sindaco uscente Sboarina come capolista di Apro Rinascimento, il movimento fondato dall'estroso critico d'arte, mi ha sorpreso mentre stavo pelando 'na galina. Con Morgan, Sboarina avrebbe stravinto le elezioni al primo turno, a meno che Tosi e Tommasi non fossero corsi ai ripari candidando rispettivamente Malgioglio e Platinette o viceversa. Ricordo di un candidato sindaco del Sud che, molti anni fa, per vincere ha tirato dentro nelle proprie liste addirittura un circo intero e ce l'ha fatta doppiando l'avversario che era dato per favorito ma poi è stato costretto a mettere un dromedario all'assessorato alla Cultura. E alla Cultura, nelle intenzioni di Sgarbi, era destinato Morgan in caso di vittoria di Sboarina. Far rinascere la Cultura a Verona è come resuscitare un morto e quindi, probabilmente, non ci sarebbe riuscito neanche uno spirito bizzarro come Morgan, ma dopo qualche ora Sboarina con un «No, grazie, sei bravo ma non abbiamo bisogno di te» ha mandato in frantumi il sogno e spedito a cuccia il sognatore. E allora addio Rinascimento, addio dromedari, addio a uno spirito ecumenico che non distingue tra Destra e Sinistra perché sostiene che non ci sono più le ideologie di una volta, e può essere vero, per cui la Meloni potrebbe dirigere il Pd e Letta mettersi alle redini di Fratelli d'Italia. Ma siccome Sgarbi non digerirà la bocciatura del suo pupillo, cercherà di piazzarlo in qualche lista altrove. Ci restano le risentite parole di Morgan sulle quali stiamo meditando: «Mi dispiace perché con me i veronesi avrebbe avuto un'occasione di Rinascimento culturale». Il che significa che se magnarémo le ónge e non solo quele de le man.

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