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Con il calice in mano aspettando i turisti

C'è aria di Vinitaly al bareto - scrive la Olga - ma che non ci sia solo l'aria lo deduco dal fatto che ogni sera il mio Gino torna a casa un po' alticcio. Mi spiega che sta facendo le prove per le degustazioni che da domani, e per quattro giorni, verranno imbandite nel cuore del centro storico, tre per quindici euro, con facoltà, pagando in progressione, di bis, tris, quater et quinquies. «Parché dévito far le prove se l'è da quando te conósso che te béi?» gli domando. Mi risponde che «la degustassión no l'è come béar a l'ostarìa o a casa, l'è un rito, el mànego del calice el deve èssar tegnù in punta de dièi e la boca bisogna che la sia stréta a cul de galìna, e prima de béar gh'è un parécio mia da schèrso. Ocór zugàr de polso par far giràr el vin nel calice, nasàrlo e rinasàrlo, far s-ciocàr la léngua contro el palato e solo dopo tute 'ste operassión se pol béarlo a sgorlonsìni sapienti, da intendidóri». Sarà come dice il mio Gino ma a me interessa che dopo due anni di purgatorio, per non dire inferno, la città torni a vivere, a móar le ale, e il Vinitaly and the City, come lo chiamano, è una bella porta spalancata sulla normalità, anche se di normale in questi tempi c'è poco, visto che sta infuriando la guerra in Ucraina e che la televisione ce la porta in casa. E col Vinitaly in città, il Vinitaly in Fiera e la Pasqua che si sta avvicinando, pare che tornino anche i turisti. Albergatori e ristoratori del Garda sono contenti e stanno pareciàndo le toàie sotto i platani del lungolago. Stanno arrivando i soliti tedeschi. Ai russi abbiamo sequestrato anche le valigie e bisogna scordarseli per un po' di tempo. Venivano più in città che sul lago ma bisogna tirarci un frego sopra. La Federalberghi raccomanda di non pelare i turisti come i ochi sennò quest'estate se ne vanno sotto la mezzaluna turca o in Croazia. La Federalberghi conosce i suoi polli e per questo lancia l'avvertimento: non è tempo di rapine ma di investimenti per il futuro. Vale tanto per il lago che per la città: praticare tariffe e prezzi slovacchi o croati perché i clienti se ne fregano se tu paghi il gas e la luce il doppio. Col Vinitaly and the City il mio Gino, oltre a degustare, riprenderà finalmente la sua collezione di turaccioli che la pandemia aveva interrotto.

Silvino Gonzato

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