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Come un casinò in cui si perde sempre

Torri, grazie al vorace e mai sazio autovelox della frazione di Pai che frutta al Comune un milione al mese, - scrive la Olga - si avvia a diventare il comune più ricco d’Italia. Il mio Gino paragona quell’avido aggeggio mangia soldi a un casinò in cui chi gioca perde sempre e vince immancabilmente il banco. Ovviamente il sindaco di Torri, travolto dalle polemiche e dai ricorsi, sostiene che non è stato installato per fare cassa ma per la sicurezza di automobilisti e pedoni, per un sentimento altruista che gli fa onore, insomma. E allo stesso modo si difendono tutti i sindaci che pescano sulla Transpolesana o altrove senza spendere soldi in bigattini perché i pesci abboccano comunque. I pesci sono tra gli animali più indisciplinati, scartano improvvisamente a destra o a sinistra, guizzano in alto o in basso e soprattutto non rispettano mai i limiti di velocità. Grazie alla grande mole di multe i bilanci dei sindaci che hanno la fortuna di avere nel loro territorio strade che, per la loro caratteristica, invitano alla guida sbrigliata non piangono mai, sono floridi come la Beresina del bareto cui, quando è in gran forma, e lo è sempre, saltano i bottoni della camicetta. E gli altri sindaci che hanno bilanci magri perché non hanno la licenza di pesca essendo i loro paesi lontano da strade pescose crepano d’invidia e guardano malinconicamente le colonnine arancioni dei propri autovelox con i cui proventi possono pagare appena il colore per rinfrescare le panchine dei giardinetti. Il più invidiato, è inutile dirlo, è il sindaco di Torri che con una media di 206 multe al giorno su una sola strada, quella che corre lungo il Garda, detiene forse il primato nazionale. È come se avesse un casinò, come dice appunto il mio Gino. Ma lui nega, i soldi non gli interessano. La mattanza serve solo per dissuadere, per educare. Educherà anche centinaia di migliaia di turisti quando questa estate la Gardesana sarà un continuo sfrecciare di auto con targa straniera e l’autovelox diventerà incandescente. Hanno un bel protestare le associazioni a tutela dei consumatori e non importano nemmeno le interrogazioni parlamentari. La sua è una missione, più che un sindaco è un Buon Pastore che stanga i caproni per redimerli.

Silvino Gonzato

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