<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Attenti, le case sono piene di spie

Attenti alle spie, mi avverte il mio Gino - scrive la Olga - e io lo guardo come lo guardo sempre quando spara monade. Per un attimo penso alla Petaròvna, ex ballerina del Bolsciòi, moglie del Méscola, di cui si vocifera che sia una spia di Putin. Mi chiedo che cosa dovremmo temere io e mio marito dalla Petaròvna, considerato che non siamo addentro ai segreti militari e che l’unico contatto che abbiamo con le forze armate è quello col Quaia, il maresciallo in pensione del bareto. Ammesso che la Petaròvna sia una spia, mi potrebbe carpire solo qualche ricetta di cucina, come quella del porco in saór ma che non credo possa interessare al Cremlino e possa incidere sugli equilibri o squilibri mondiali. Vedo il mio Gino chinarsi per guardare la parte bassa del televisore e capisco: quella è una delle spie cui si riferisce. Non ci si pensa mai ma anche queste consumano e contribuiscono a gonfiare le bollette che da qui a dicembre saranno piombo per i bilanci delle famiglie. Se ne stanno lì come lucciole immobili, quasi invisibili, non ci fai caso ma rodono con la voracità dei tarli nei mobili vecchi. E quando spegni il televisore o il decoder cambiano colore, da verde diventano rosse ma la voracità rimane. Se lo lasci in stendbài, il televisore consuma anche da spento e allora basta spie in casa nostra. Ne abbiamo altre ma le abbiamo orbate tutte. Resta però il fatto che quando sono in casa ho sempre il televisore acceso. Magari non lo guardo perché sono affaccendata in qualcosa ma mi fa compagnia. Il marito della Severina, che fa l’elettricista, mi ha detto «Atensión, Olga, ch’el ciùcia, la le impìssa solo quando gh’è ’na trasmissión che ghe interessa». Tutto ciùcia corrente o gas. La Rosetta, per non accendere la lavatrice, fa la lìssia a man, nella brenta con l’asse slisa ereditata dalla mamma. Mai buttàr via le robe vèce, potrebbero tornare a fare comodo. Avevo un ferro da stiro a brace, nero e imponente come una locomotiva di una volta ma il mio Gino l’ha dato al strassaról. L’unica spia che avevamo era quella della benzina dell’auto, viaggiavamo sempre in riserva ma arrivavamo sempre a casa sensa métarse a urtàr. Adesso le case sono piene di spie. Magari smòrsi la lampadina ma te ciàva la spia. Alle bollette non scappa niente.

Silvino Gonzato

Suggerimenti