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Bollicine gialloblù

Urla Diego urla. Con quel sorriso un po’ così...

Diego Coppola
Diego Coppola
Diego Coppola
Diego Coppola

Non doveva neppure giocarla questa partita. Dawidowicz era stato inserito nella lista dei titolari, Diego Coppola si stava già accomodando in panchina. Infortunio muscolare durante il riscaldamento per il nazionale polacco e Baroni ha gettato nella mischia il giovane difensore veronese.

Che ha ripagato il mister con una prestazione di grande carattere, non solo per aver tagliato tutti i rifornimenti a Lucca ma soprattutto per quel colpo di testa al 92’ che ha fatto crollare il muro dell’Udinese. In mezzo ai giganti friulani - questa sera in tenuta rosa salmone - si è alzato più alto di tutti e ha fatto esplodere il Bentegodi.

Poi l’urlo di gioia sotto la Curva Sud. Una «capocciata» che può cambiare il campionato dei gialloblù e se l’Hellas si salverà anche lui passerà alla storia. Con quella faccia un po’ così e quel sorriso da bravo ragazzo che tutte le mamme vorrebbero avere in casa per farlo fidanzare con le figlie. Contro una squadra come quella allenata da Gabriele Cioffi - tutti stranieri con un solo italiano in campo - la rete di Diego Coppola da Pescantina, un giocatore che ha nel sangue il dna del veronese di razza, sembra un segnale del destino.

Una vita nel settore giovanile, l’attaccamento ai colori, il carattere e l’umiltà di chi non molla mai anche nei momenti più difficili. Il gol all’Udinese non cancella con un colpo di spugna qualche errore di troppo fatto durante la stagione ma è un ragazzo di vent’anni, gioca titolare nell’Under 21 e può giocarsi un grande futuro. Tutto dipende da lui,

Luca Mantovani

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