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Bollicine gialloblù

Ora non serve il pessimismo cosmico...

Tijani Noslin
Tijani Noslin
Tijani Noslin
Tijani Noslin

Due schiaffi che fanno male. Più al cervello che al cuore, perchè i fedelissimi dell’Hellas non mollano la squadra, soprattutto nei momenti difficili. Però, dopo il ko con il Genoa, molti tifosi gialloblù, lasciando il Bentegodi, scuotevano la testa, con l’amarezza dipinta sul volto.

«Adesso andiamo in B», il ritornello più gettonato. In effetti meglio pensare al peggio adesso per vivere meglio le sorprese future piuttosto di illudersi e poi rimanere delusi. Questione di dna, un pessimismo cronico che accompagna da sempre chi ama il Verona. Tutto viene amplificato, nel bene e nel male. Due settimane prima si pensa alla rincorsa Uefa, quindici giorni dopo la retrocessione è dietro l’angolo. Sì, è vero, i risultati delle concorrenti dirette lasciano l’amaro in bocca ma in questo momento è fondamentale l’equilibrio.

Tocca a società, staff tecnico e giocatori ritrovare al più presto la rotta giusta. Se l’Empoli batte il Torino all’ultimo secondo e il Cagliari rimonta con l’Atalanta formato Europa anche l’Hellas prima o poi deve e può trovare il guizzo giusto per portare a casa tre punti pesanti. Per farlo deve cancellare in fretta la sconfitta con la truppa di Gilardino che porta a casa un successo importante più per errori del Verona che per meriti propri. D’altronde in un campionato livellato verso il basso diventa fondamentale non sbagliare nulla, soprattutto in fase difensiva. Purtroppo Dawidowicz e Coppola non hanno superato l’esame ma avranno la possibilità di rifarsi già a Bergamo.

Luca Mantovani

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