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Bollicine gialloblù

Non si scherza con il Diavolo. Ora si riparte

Poveri gialloblù. Ci hanno provato, dall’inizio alla fine, ma con questo Diavolo non si scherza. E quando riesci a «imbrigliare» Leao ci pensa Theo Hernandez a fare la differenza. Il Milan è più forte, su questo non ci sono dubbi - e non ha certo bisogno dei regali di Dawidowicz - ma l’Hellas esce dal campo sconfitto e non umiliato.

Purtroppo si interrompe la serie positiva di due vittorie consecutive con due concorrenti dirette per la salvezza ma il ko non compromette il lavoro fatto in queste ultime settimane. Ora la squadra ha una fisionomia precisa, sa soffrire, applica schemi efficaci, anche contro formazioni che hanno valori tecnici importanti.

In vista della sfida con il Cagliari, dopo la settimana di sosta, meglio ripartire dai segnali incoraggianti. Innanzitutto nella parte bassa della classifica non sta correndo nessuno. Empoli, Frosinone e Udinese hanno perso in casa, Sassuolo e Cagliari sono caduti in trasferta, solo il Lecce ha strappato tre punti d’oro ma sul campo di una Salernitana ormai condannata. Quindi cambia poco o nulla in classifica rispetto a sette giorni fa.

Vade retro depressione, bisogna invertire subito la rotta, non solo in terra sarda alla ripresa del torneo ma anche con il Genoa quando si tornerà al Bentegodi. Anche perchè Noslin sta trovando continuità, non solo in zona gol e stanno arrivando messaggi importanti anche dai più giovani come Coppola, Cabal o Mitrovic. Benzina verde che può diventare fondamentale nella volata finale.

Luca Mantovani

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