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l'analisi

Hellas, arriva il giorno del giudizio

di Luca Mantovani
Domani, 4 giugno, a San Siro si decide la salvezza. Con sullo sfondo l'ipotesi spareggio con lo Spezia
Il Verona a San Siro non sarà solo. Ad oggi sono 1.200 i tifosi che seguiranno la squadra a Milano
Il Verona a San Siro non sarà solo. Ad oggi sono 1.200 i tifosi che seguiranno la squadra a Milano
Il Verona a San Siro non sarà solo. Ad oggi sono 1.200 i tifosi che seguiranno la squadra a Milano
Il Verona a San Siro non sarà solo. Ad oggi sono 1.200 i tifosi che seguiranno la squadra a Milano

E' arrivata l’ora del giudizio. L’Hellas si gioca in casa del Diavolo la salvezza. E anche un po’ di futuro. Chi l’avrebbe mai detto, all’inizio del campionato, che il Verona, per evitare la retrocessione, avrebbe dovuto fare punti proprio contro il Milan, la squadra alla quale per ben due volte hanno strappato lo scudetto dal petto.

Il 20 maggio 1973 è entrato di diritto nella storia e il cinque a tre finale - grazie alla grande prestazione di Zigoni e Bergamaschi - è uno slogan che accompagna da cinquant’anni i tifosi gialloblù. Stessa storia, protagonisti diversi, il 20 aprile del 1990, quando il pallonetto di Davide Pellegrini beffò Pazzagli e affondò la squadra delle stelle con Arrigo Sacchi in panchina. Forse non lo ricorderanno i nipotini ma nonni e papà non possono dimenticare quelle soddisfazioni incredibili.

Ora però la storia è cambiata e tocca all’Hellas fare risultato al Meazza mentre lo Spezia, la diretta concorrente per la salvezza, è impegnata all’Olimpico contro la Roma.

Milan già appagato

Inutile fare troppi calcoli, meglio vedere in faccia la realtà. Secondo gli ottimisti Faraoni e compagni affronteranno un impegno più facile e si troveranno di fronte una squadra già appagata dopo la qualificazione matematica alla prossima Champions con l’introito di un bel po’ di milioncini, mentre i liguri sfideranno una compagine arrabbiata dopo la sconfitta nella finale di Europa League, costretta a fare punti per non rimanere fuori dall’Europa. Una dura lotta contro i pessimisti di mestiere.

I precedenti remano contro

«Non abbiamo mai vinto a San Siro», dicono. E, in effetti, la tradizione nel calcio in più di un’occasione diventa regola e la squadra di Pioli non prenderà certo la partita sottogamba visto che si tratta dell’ultimo impegno stagionale davanti ai propri tifosi.

Dall’altra parte lo Spezia potrà fare punti in casa di una Roma «distrutta» fisicamente dopo aver giocato contro il Siviglia la partita più lunga della storia, «distrutta» psicologicamente dopo il ko con gli spagnoli, la delusione dopo aver perso la finale, in crisi d’identità dopo le dichiarazioni di Mourinho pronto a lasciare la Capitale se non arriveranno rinforzi importanti.

Ipotesi spareggio

Chi ha ragione? Impossibile decidere da che parte stare a ventiquattrore dalla gara decisiva, anche perchè all’orizzonte si profila un ipotetico spareggio tra Verona e Spezia visto che, quest’anno, a parità di punti in classifica, non conteranno gli scontri diretti ma tutto sarà rimandato a uno «sfida supplementare» che potrebbe giocarsi domenica prossima a Parma, Bologna, Firenze qualcuno ha buttato lì anche Lecce, forse per la voglia di farsi un giro nelle spiagge del Salento e crogiolarsi al sole prima e dopo l’incontro.

Un ipotetico spareggio che sarebbe pilotato dal Palazzo per avere una «coda agonistica» a un campionato che ha lasciato molto a desiderare soprattutto nella fase finale del torneo, con molti verdetti già decisi da tempo.

Lasciamo stare il Fantacalcio e torniamo alla realtà. L’Hellas, già spacciato alla fine del 2022 con un piede e mezzo in B, ha realizzato un vero e proprio miracolo nel 2023, ha recuperato punti su punti, ha messo dietro Cremonese e Sampdoria, dopo la vittoria sul Lecce aveva raggiunto la salvezza «virtuale».

Poi ha fallito tutte le grandi possibilità che il destino gli ha concesso - dalla sfida in casa con il Toro di Juric alla vittoria gettata alle ortiche contro l’Empoli negli ultimi secondi di gara - ora tutto andrà come dovrà andare, senza pensare al Milan o alla Roma, allo Spezia o alle manovre del «circo pallonaro». Se arriverà la retrocessione sarà meritata, se il Verona si salverà - come tutti noi ci auguriamo - diventerà una vera e propria lezione, sportiva e di vita, in vista del prossimo torneo.

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