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Bollicine gialloblù

Chi deve lottare per salvarsi non sbaglia i rigori...

Djuric
Djuric
Djuric
Djuric

Prima a Firenze, poi a Milano con l’Inter, ora all’Olimpico con la Roma. «Se due indizi sono una coincidenza, tre fanno una prova...» E l’Hellas non può permettersi di sbagliare tre rigori in un mese. Chi vuole lottare per la salvezza non può regalare nulla agli avversari, questa è la sacrosanta verità. Non è un delitto sbagliare dagli undici metri, non è giusto aprire processi però una riflessione va fatta.

Anche perchè, se fossero stati realizzati, questi rigori avrebbero portato punti pesanti. Almeno uno a Roma, vista com’è finita, uno a Milano e chissà cosa sarebbe successo con la Fiorentina. Certo “con i se e i ma“ non si va da nessuna parte ma siamo proprio sicuri che Djuric, dopo aver fallito anche a Firenze, sia il rigorista top.

Solitamente chi va sul dischetto ha capacità tecniche importanti - e non sono certo queste le qualità migliori del gigante gialloblù - e poi non guasta una buona dose di sangue freddo. E, con ogni probabilità, Djuric non era così sereno dopo l’errore di Firenze e ha calciato in Curva.

Non era meglio far tirare Suslov che aveva già preso il pallone in mano? Mah, misteri del calcio. A proposito di misteri. Chi avrebbe scommesso un euro sull’Hellas prima dell’Olimpico? La vittima sacrificale da offrire in dono alla Roma in crisi dopo l’esonero di Mourinho. Invece il Verona ha lottato e sofferto, è andato sotto per due errori individuali ma ha giocato una grande ripresa e meritava almeno un punto. Invece restano rabbia e amarezza.

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