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«Solo una piccola frana» Rassicurazioni da Spv

La recinzione che delimita lo smottamento vicino al tunnel. CARIOLATO
La recinzione che delimita lo smottamento vicino al tunnel. CARIOLATO
La recinzione che delimita lo smottamento vicino al tunnel. CARIOLATO
La recinzione che delimita lo smottamento vicino al tunnel. CARIOLATO

«Una frana di dimensione ridotte». Rassicurazioni sono giunte da Elisabetta Pellegrini, direttore di Struttura di Progetto per la Superstrada Pedemontana Veneta a proposito del cratere di otto metri che si è aperto nella notte fra sabato e domenica in località Poscole nel terreno paludoso che ospita il cantiere dello scavo della galleria di sei chilometri Castelgomberto-Malo. «Nulla a che fare con quella voluminosa avvenuta due anni fa, che ha interessato il fronte del tunnel – ha detto il dirigente -; il terriccio si è riversato nello scavo in atto. Sono già state impartite le indicazioni per procedere allo sgombero del materiale e andare avanti con lo scavo della galleria. Il terreno già paludoso per sua natura a seguito delle piogge intense e continue dei giorni scorsi si è ulteriormente appesantito, franando». A dire il vero si temeva che il nuovo episodio franoso potesse creare ulteriori problemi al proseguimento del tunnel, così non è stato. Il sindaco di Cornedo Francesco Lanaro si è subito attivato per avere il quadro completo della situazione. L’area interessata dallo sprofondamento del terreno è stata delimitata da una recinzione di plastica arancione per evitare che persone ed animali possano finire dentro la buca profonda. Sono stati appesi vistosi cartelli che indicano il pericolo. Va ricordato che, da quando lo scavo della galleria ha oltrepassato il torrente Poscola, il terreno in superficie appare costellato di avvallamenti, come dopo un bombardamento, segno di cedimenti o assestamenti del terreno, controllati dai numerosi picchetti, collocati dai tecnici della Sis man mano che il lavoro va avanti. Per arrivare alle pendici di Montepulgo mancano ancora circa 300 metri, poi, dicono i tecnici, lo scavo dovrebbe proseguire spedito, incontrando la roccia. Un dato è certo: i contadini della zona delle Poscole, dove è in atto il cantiere della SPV restano preoccupati per altri possibili crolli tanto che non si fidano più di accedere ai terreni di loro proprietà; c’è chi con il crollo del terreno si è visto precluso il passaggio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

A.C.

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