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L'allarme

Siccità, Zaia firma l'ordinanza: «Per ora niente razionamenti, ma l'acqua non va sprecata». Ecco il testo

Il governatore del Veneto: «Siamo a un livello di allerta che non richiede di imporre razionamenti, ma occorre sensibilizzare cittadini e istituzioni. Per l'agricoltura servono nuove infrastrutture idrauliche»
Il governatore Zaia ha firmato un'ordinanza sulla siccità
Il governatore Zaia ha firmato un'ordinanza sulla siccità
Zaia sulla siccità

Aggiornamento ore 18.15

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato oggi, 14 marzo, un’ulteriore ordinanza relativa alla carenza di disponibilità idrica nel territorio, contenente azioni regionali a tutela della risorsa idrica.

«Siamo ancora – ha detto Zaia – a un livello di allerta che non richiede di imporre razionamenti, punto al quale speriamo di non arrivare. Tramite questa ordinanza intendo sensibilizzare con un atto formale i cittadini e tutte le istituzioni sulla necessità di non sprecare acqua in nessun modo, intervenendo, fra le altre misure, nell'irrigazione dei giardini, chiudendo i pozzi a gettata continua, evitando sprechi nelle acque ad uso pubblico. Per quanto riguarda l’aspetto agricolo – aggiunge il Presidente – purtroppo sappiamo che a causa di una rete datata per l’irrigazione arriva dal 40 al 60% dell’acqua disponibile all’origine. Non a caso – conclude – ho già detto in più occasioni che occorre un vero Piano Marshall per la realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche, piano al qualche, per quanto di competenza del Veneto, siamo già al lavoro».

Cosa prevede l'ordinanza

L’Ordinanza firmata dal Governatore prevede, tra l’altro:

  • di incaricare i Sindaci, sentiti i Consorzi, di attivare con urgenza campagne di informazione sull’uso accorto della risorsa idrica;
  • di demandare alla Direzione Difesa del Suolo e della Costa ogni sforzo per garantire una sufficiente vivificazione dei canali;
  • di adottare misure di contenimento dei prelievi da acque sotterranee per gli usi non prioritari;
  • di promuovere campagne d’informazione per l’uso accorto della risorsa idrica rivolte in particolare ai titolari di concessione per auto-approvvigionamento per usi non prioritari;
  • di predisporre Piani di emergenza per l’approvvigionamento potabile come interconnessione delle reti, approvvigionamento con autobotti, interventi di riduzione delle perdite;
  • di verificare la possibilità di orientare la gestione degli invasi promuovendo l’accumulo;
  • di programmare, da parte del Consorzio Delta Po, la predisposizione della barriera alla risalita del cuneo salino sul fiume Adige;
  • di introdurre l’obbligo di analisi qualitative periodiche della risorsa idrica emunta dai pozzi per verificare che, di fronte all’attuale carenza idrica, siano garantiti i requisiti di potabilità per il consumo umano. 

QUI IL TESTO COMPLETO DELL'ORDINANZA

***

«Firmerò una ordinanza sulla siccità, se non stasera domani». Lo annuncia il presidente del Veneto Luca Zaia, sottolineando che la regione «è in un livello di allerta lieve. Non siamo ad un livello di allerta che mi permetta di firmare una ordinanza - specifica -  imponendo i razionamenti. Non lo vorrei mai farlo, spero che piova». Zaia anticipa che l’ordinanza «darà delle indicazioni e sensibilizzerà in maniera ufficiale, con un atto formale, i cittadini e le istituzioni, in modo tale che l’acqua non sia sprecata». Riguarderà, aggiunge, «l’irrigazione dei giardini piuttosto che il pozzo artesiano a gittata continua. Non si può continuare a sprecare acqua quando si potrebbe chiudere una saracinesca con una valvola».

 

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Il governatore del Veneto rileva che «le perdite idriche sono uno dei grandi problemi. Si pensi solo che la rete di bonifica, quindi i canali che portano l’acqua per l’irrigazione agricola in alcune parti del Paese e sostanzialmente in generale, fatto il 100% di acqua in partenza ne arriva il 40-50% all’utilizzatore finale. Vuol dire che metà delle risorse idriche si perdono per strada». «Questo induce a pensare - conclude - ad un piano vero, che io ho chiamato piano Marshall di infrastrutturazione nuova, magari più vicini alla micro irrigazione e all’irrigazione a goccia piuttosto che a grandi reti di scorrimento che perdono tanta acqua».

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