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IL DPCM

Vino, via libera all’asporto fino alle 22 dalle enoteche

Un'enoteca
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Arriva uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, nell'ultimo Dpcm varato dal governo Draghi, per le 116 enoteche veronesi che piazzano la nostra città e provincia al quarto posto in Veneto dopo Venezia, Padova e Vicenza. Il via libera all’asporto fino alle 22 dalle enoteche o dagli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, fermo restando il divieto al consumo sul posto, restituisce un po’ di fiducia a un settore che ha risentito delle limitazioni negli orari e nei servizi, mentre negozi alimentari e supermercati ai quali è consentita la vendita del vino sono sempre rimasti aperti.

 

Plaude alla decisione governativa Coldiretti, che aveva sollecitato un chiarimento nel nuovo Dpcm varato dal presidente del consiglio Mario Draghi dopo che il precedente del 14 gennaio aveva vietato dopo le 18 la vendita con asporto. Secondo una nota diffusa dall'associazione di categoria degli agricoltori, «si tratta di una misura importante a sostegno del vino Made in Italy fortemente colpito dalla chiusura del canale Horeca non solo in Italia ma anche all’estero, dove sono esportati i vini veronesi». Le enoteche in Veneto sono 713, numero che fa guadagnare alla nostra regione il primo posto in Italia (7.300).

 

In questo panorama a Verona, negli ultimi cinque anni, si è verificata una crescita del 46,8% secondo l’analisi congiunta Coldiretti-Camera di Commercio di Milano. Una forte espansione grazie alla quale si sono creati nuovi posti di lavoro e opportunità per i giovani, oltre a nuove figure professionali specializzate.

Camilla Madinelli

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