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denominazioni

Vino Bardolino, via libera alle tre sottozone della Doc

Vigneti in una delle sottozone della doc
Vigneti in una delle sottozone della doc
Vigneti in una delle sottozone della doc
Vigneti in una delle sottozone della doc

Vino Bardolino, via libera alle sottozone Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna della denominazione con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 12 aprile del decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Tale decreto riconosce questi tre storici cru, già noti a fine Ottocento, e permette al nuovo disciplinare di produzione della Doc Bardolino di entrare ufficialmente in vigore. «Siamo orgogliosi che sia finalmente giunto a conclusione un lungo percorso iniziato sei anni fa, nel 2015», commenta il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Franco Cristoforetti, di Cavaion. «Il nuovo disciplinare che ora entra in vigore ha lo scopo di puntare sulla territorialità e valorizzare le diverse caratteristiche dei vini delle tre sottozone storiche. Si tratterà di produzioni limitate e di considerevole pregio», continua, «destinate a offrire una nuova prospettiva, anche in termini di longevità, ai vini rossi del nostro territorio, esaltandone le caratteristiche di leggerezza e finezza, secondo una visione storica che è tornata di grande modernità».

 

Si conclude dunque felicemente l’iter di modifica del disciplinare e con esso una vera e propria rifondazione della Denominazione, che ha posto le sue basi nel recupero della storia produttiva. Questo obiettivo ha visto negli ultimi anni i produttori e le organizzazioni professionali coordinate dal Consorzio al lavoro per rilanciare una delle più importanti denominazioni venete, che con più di 250.000 quintali di uve raccolte nell’ultima vendemmia rappresenta una delle più conosciute ed importanti DO italiane. Senza contare che questa revisione ha portato in primo piano anche il Chiaretto, vino rosato che è un prodotto di riferimento per la categoria in ambito nazionale. «Parliamo di una rigenerazione quanto mai utile per una denominazione che con la crisi del turismo del Garda sta soffrendo, ma ha tutte le carte in regola per tornare a interessare i consumatori», dichiara il presidente Coldiretti per la zona del basso Lago e vice presidente del Consorzio, Davide Ronca.

 

«Questo è il risultato della determinazione dei produttori e della loro chiara visione strategica. Significativo anche che in etichetta si leggerà “Chiaretto di Bardolino” e non più “Bardolino Chiaretto”». L’area di produzione della sottozona Montebaldo comprende i territori comunali di Affi, Caprino, Cavaion, Costermano sul Garda e Rivoli. La sottozona La Rocca invece, così chiamata dal colle che domina il lago di Garda a nord di Bardolino, comprende i comuni di Bardolino, Castelnuovo del Garda, Garda, Lazise, Peschiera del Garda e Torri del Benaco. Infine Sommacampagna è la sottozona delle colline a sud-est della Denominazione e comprende i comuni di Bussolengo, Pastrengo, Sommacampagna, Sona e Valeggio sul Mincio.

Camilla Madinelli

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