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Dal 12 al 14 aprile all'Area Exp

Torna ViniVeri a Cerea, la fiera del vino biologico con 120 produttori dall'Italia e dall'estero

Festeggia i 20 anni del Consorzio ViniVeri. Presenti anche aziende di prodotti agroalimentari artigianali
Una precedente edizione di ViniVeri a Cerea (Diennefoto)
Una precedente edizione di ViniVeri a Cerea (Diennefoto)
Una precedente edizione di ViniVeri a Cerea (Diennefoto)
Una precedente edizione di ViniVeri a Cerea (Diennefoto)

Torna, dal 12 al 14 aprile, ViniVeri, appuntamento con vini, vignaioli e storie di agricoltura rispettosa della biodiversità. La manifestazione, che festeggia i 20 anni del Consorzio Viniveri, prevede incontri a tema e cene stellate ed è allestita in oltre 4000 mq nell'Area Exp di Cerea, a pochi chilometri da Verona.

La rassegna prevede la partecipazione di oltre 120 vignaioli e produttori agroalimentari provenienti da tutta Italia, Austria, Francia, Spagna, Portogallo e Slovenia che porteranno in degustazione le loro produzioni frutto del lavoro rispettoso della "Regola" del Consorzio e dei cicli naturali, «espressioni genuine e identitarie - sottolinea il Consorzio in una nota - dei territori d'origine».

L'iniziativa, come ogni anno, prevede, insieme ai banchi vino, gli spazi per l'assaggio e la vendita di produzioni artigianali agroalimentari come formaggi, olio, cioccolato eco sostenibile, miele e derivati, salumi.

Nelle prime due giornate, a conclusione della manifestazione il ristorante interno di ViniVeri ospiterà le cene firmate da due chef abbinate ai vini dei vignaioli del Consorzio. Protagonisti dell'edizione del ventennale due dei più rappresentativi testimoni della nuova generazione dell'alta, creativa cucina del Centro-Sud: Arcangelo Tinari e la calabrese Caterina Ceraudo. «Festeggiamo a Cerea - afferma Paolo Vodopivec, presidente del Consorzio ViniVeri - i nostri primi vent'anni. Come Consorzio ViniVeri abbiamo fatto da apripista in Italia a un movimento di vignaioli che, con tenacia e passione, porta avanti una viticoltura pulita, rigorosamente rispettosa dell'ambiente, espressione autentica del territorio. Abbiamo lanciato un sasso nello stagno. Rendendola concreta, visibile, cambiando il paradigma produttivo, ampliando prospettive e scelte sia dei vignaioli che della crescente fetta di consumatori che, informata e consapevole, cerca vini autentici, integri, genuini».

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