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IL PREMIO

Famiglia Rana, cucina d’autore. La stella brilla anche in Veneto

Dopo la «Michelin», arriva il riconoscimento della «Guida al mangiare e bere bene» edita da Athesis . «Da sempre crediamo nel potenziale creativo della ristorazione»
Il riconoscimento Giuseppe D’Aquino con la targa tra Flavio Innocenzi e Giovanni Rana
Il riconoscimento Giuseppe D’Aquino con la targa tra Flavio Innocenzi e Giovanni Rana
Il riconoscimento Giuseppe D’Aquino con la targa tra Flavio Innocenzi e Giovanni Rana
Il riconoscimento Giuseppe D’Aquino con la targa tra Flavio Innocenzi e Giovanni Rana

Un nuovo riconoscimento per il ristorante «Famiglia Rana». Dopo la grande soddisfazione per aver conquistato la «stella» della Guida Michelin arriva ora il premio come miglior ristorante del Veneto assegnato dalla «Guida al mangiare e bere bene a Vicenza e in Veneto», edita da Athesis per il Giornale di Vicenza e curata dal giornalista Alberto Tonello. La targa è stata consegnata allo chef Giuseppe D’Aquino presso il ristorante a Vallese di Oppeano, alla presenza del cavalier Giovanni Rana e Antonella Rana, la responsabile globale comunicazione, marketing e ristorazione.


Un momento d’oro 

Nella guida, un punto di riferimento nel settore, sono presenti informazioni e dettagli su 122 cantine, 374 vini, 276 ristoranti e 76 pizzerie dislocate in tutto il Veneto. E così per il ristorante «Famiglia Rana» questo si conferma - ancora di più - un periodo d’oro, frutto di grande impegno, passione e professionalità. Alla stella arrivata appena due mesi segue questo nuovo, importante, riconoscimento. Il ristorante veronese è nato dalla volontà di Gian Luca Rana, ceo del Pastificio Rana.

«Da sempre credo nel potenziale creativo della ristorazione - ammette Gianluca Rana -, vuole essere uno spazio generativo per condividere nuove esperienze e ispirazioni. Con una filosofia legata alla qualità della materia prima e alla sperimentazione che non dimentica però le tradizioni reinterpretandole in chiave innovativa».


La prova del fuoco 

Alla domanda «Com’è la pearà preparata da un cuoco napoletano?», Giovanni Rana risponde con un sorriso: «Qui a Verona siamo famosi per il lesso e la pearà e il nostro chef D’Aquino è talmente bravo che è riuscito in poco tempo a crearne una sua versione innovativa». È proprio il fondatore del pastificio il primo cliente: «Vengo spesso qui e mi sento a casa mia. Ormai sono sessant’anni che sono in mezzo al cibo, ma c’è sempre qualcosa da imparare o, a volte, da trasmettere agli altri. Per questo ci tengo a ringraziare non solo lo chef ma anche tutti i meravigliosi ragazzi della brigata».


La filosofia del gruppo 

Il post pandemia, quindi, per il gruppo Rana è un periodo ricco di soddisfazioni. «Le grandi difficoltà», spiega Antonella Rana, «sono come un fertilizzante che nutre e vivifica la terra e fa sbocciare dei frutti meravigliosi. La ristorazione ha sofferto tanto, in tutto il mondo, la pandemia è stata come una enorme tragedia anche in questo senso, eppure ha fortificato i cuori e le mani dei cuochi, degli chef, dei camerieri e dei sommelier. Ha selezionato i clienti che non si sono arresi e hanno tenuto fede a promesse di accoglienza e condivisione della tavola. Siamo grati della stella Michelin e di questo nuovo premio come miglior ristorante del Veneto. Riconoscimenti che ci fanno capire ogni giorno di più che siamo sulla strada giusta».

 

Cucina d’autore 

Anima e mente della cucina di Famiglia Rana è lo chef Giuseppe D’Aquino. «Il conseguimento della stella Michelin è stata una meravigliosa emozione. Questo per noi rappresenta un nuovo punto di partenza che ci motiva ancor di più nella ricerca dell’eccellenza» racconta lo chef. Ma quello, seppur splendido e recentissimo, è il passato. Adesso si naviga già a piene vele per un 2023 ricco di nuove idee, nuovi obiettivi.

«Il nostro è un progetto entusiasmante, che continua a regalarci grandi soddisfazioni. Gli ospiti recepiscono la nostra filosofia di cucina che è in piena evoluzione. Stiamo lavorando a nuove proposte di menù per offrire sempre esperienze di gusto nuovo e inaspettate».

Alla consegnare la targa Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago e sponsor del riconoscimento: «Quella con Rana - conclude - è una partnership ideale fra eccellenze del territorio che hanno trovato una collaborazione spontanea e che si sta espandendo sempre di più».•

Nicolò Vincenzi

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