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Ultimo long dring

Ha chiuso l’Offline, apripista della movida in Borgo Trento

Il wine bar di via IV Novembre catalizzava giovani e professionisti. Il patron D’Ambrosio: «Manca personale, dovevo fare i turni da solo»
La movida L’Offline di via IV Novembre è stato il primo locale in borgo Trento a tenere aperto fino a mezzanotte
La movida L’Offline di via IV Novembre è stato il primo locale in borgo Trento a tenere aperto fino a mezzanotte
La movida L’Offline di via IV Novembre è stato il primo locale in borgo Trento a tenere aperto fino a mezzanotte
La movida L’Offline di via IV Novembre è stato il primo locale in borgo Trento a tenere aperto fino a mezzanotte

Ultimo long drink, ultimo «Melograno Sour» (tra i cocktail più richiesti) all’Offline caffè di via IV Novembre, in Borgo Trento (Verona), che dopo otto anni di attività l’altra sera ha chiuso i battenti, nonostante il rammarico di numerosi avventori.

Non un locale - come si dice - «storico» ma certamente tra i più frequentati e amati della zona. Apripista, nel 2014, quando il titolare Renato D’Ambrosio acquistò l’attività dall’ex insegna Dal Maso, della movida borgotrentina.

«All’epoca gli esercizi del quartiere, o comunque di questa principale via di raccordo con il centro cittadino, chiudevano alle 20.30. L’Offline è stato il primo, dopo tanto tempo, a riportare l’apertura serale anche oltre la mezzanotte. Sulla scia del suo successo, dovuto altresì allo stile trendy della location (con tanto di acquario incorporato nel banco bar), man mano hanno imboccato la stessa direzione tanti caffè limitrofi», racconta D’Ambrosio, barman originario di Salerno naturalizzato veronese, all’indomani del brindisi di congedo con lo staff e i tanti affezionati clienti, residenti e non.

Scarseggia il personale e costi in aumento

«Ora, però, le cose non sono più le stesse. Nonostante la buona ripartenza, uno dei primi problemi con cui mi sono dovuto scontrare dopo il Covid è la carenza di personale. Se prima lavoravo con staff di 8-9 persone, adesso mi ritrovo a coprire dei turni da solo». A ciò si aggiungono l’aumento dei costi e una socialità decisamente cambiata.

«Molti clienti non consumano più al banco, per esempio (fetta di mercato che se ne va, ndr), c’è un modo di vivere gli spazi più diffidente. Le nuove generazioni, poi, stanno più sui social che “per strada”. Tutti fattori che incidono, e richiederanno al settore un grande ripensamento».

Il brindisi dello staff nell’ultimo giorno di servizio
Il brindisi dello staff nell’ultimo giorno di servizio

Ha cambiato la vocazione del quartiere

Dalle colazioni agli aperitivi, fino a una carta gin con 60 etichette provenienti da tutto il mondo, «in questi anni siamo orgogliosamente stati un punto di riferimento per un target assai vasto, dai professionisti della mattina al popolo della notte (30-50 anni), conquistando un affetto eccezionale».

«Una realtà che ha il merito di aver cambiato la vocazione di un quartiere fatto per lo più di banche e di uffici, portando in via IV Novembre un po’ di vivacità e soprattutto la fascia giovane», commenta Elena, assidua frequentatrice dell’Offline, da lei eletto anche a piacevole spazio di lavoro. «Renato lo ha sempre gestito con una marcia in più».

Alla gastronomia e al winebar che hanno segnato la storia del borgo, ora succederà un nuovo punto vendita della gelateria in franchising Romana.

Francesca Saglimbeni

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