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VINO

Valle di Mezzane, nasce movimento di produttori

Mezzane di Sotto
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Mezzane di Sotto

Valorizzare i vini doc prodotti nella Valle di Mezzane, cioè Valpolicella e Soave, far conoscere la zona a partire dalle eccellenze del territorio e creare un senso di appartenenza: sono gli intenti del gruppo di sedici produttori vitivinicoli che, a partire da un’idea di Marinella Camerani dell’azienda Corte Sant’Alda di Mezzane di Sotto, si sono riuniti per elaborare e successivamente pubblicare una sorta di «manifesto» per comunicare la vallata e la sua produzione, tutti insieme. Il messaggio è quello di creare un movimento di produttori, ognuno con le proprie caratteristiche, ma che intende farsi riconoscere nella sua unitarietà d’intenti, e far parlare di sè come dei «vignaioli della Valle di Mezzane».

 

Un movimento, quindi, aperto a tutti i produttori di vino sia convenzionale che biologico o biodinamico, ma con un denominatore comune: la trasparenza, dalla vigna alla bottiglia. La possibilità di appartenere al gruppo è legata al fatto di produrre vini esclusivamente con uve della Valle di Mezzane, che fa parte della Valpolicella allargata e che ha comunque i suoi «marker» o segni distintivi, come hanno fatto notare i produttori durante la prima riunione. Tra gli obiettivi c’è innanzitutto quello di effettuare uno studio approfondito della zona, a partire dalla cartina dei suoli, delle esposizioni, del clima, per poi entrare nel dettaglio dei cru della Valle di Mezzane. I confini sono rappresentati dalle dorsali della vallata.

 

«La nostra musa ispiratrice è la Borgogna», spiegano, «e in questo modo speriamo di essere uno stimolo per tutti gli altri produttori. La trasparenza parte dall’uva e deve arrivare fino alla bottiglia, per valorizzare le due denominazioni». «Da sempre sono impegnata nell'abbattere la barriera fra Valpolicella Classica e Valpolicella cosiddetta “allargata“», spiega Marinella Camerani, «senza mai dimenticare le origini e la storia della nostra denominazione e cercando di promuovere l'individualità delle diverse vallate che la compongono, avendo già un esempio importante, la Valpantena. Una ventina di anni fa avevamo creato un'associazione fra produttori di olio, vino e ristoratori, con lo scopo di promuovere il nostro territorio e farci conoscere. Ci piace l’idea di ricreare, non una nuova associazione, ma un movimento di produttori». Si tratterà anche di curare l’aspetto della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. «Sicuramente», sottolineano, «nelle scelte per il territorio sarebbe più facile essere ascoltati, come gruppo, anche dalle amministrazioni».

Laura Zanoni

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