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Valeggio

La Festa del Nodo d'Amore torna dopo 5 anni: novità sulla tavolata lungo il ponte visconteo

La manifestazione che dagli anni novanta attira visitatori dall'Italia e dall'estero
È ripartita la macchina organizzativa per riapparecchiare la tavolata sul ponte Visconteo
È ripartita la macchina organizzativa per riapparecchiare la tavolata sul ponte Visconteo
È ripartita la macchina organizzativa per riapparecchiare la tavolata sul ponte Visconteo
È ripartita la macchina organizzativa per riapparecchiare la tavolata sul ponte Visconteo

Dopo cinque anni dall'ultima edizione della Festa del Nodo d'Amore è ripartita la macchina organizzativa per rifare la grande tavolata sul ponte visconteo. Infatti l'Associazione ristoratori di Valeggio (Arv), l'Associazione percorsi e il Comune hanno avviato le pratiche per i permessi e la verifica dei costi, con un occhio anche alla situazione ucraina e agli influssi di questa sugli ospiti provenienti dal centro e dal nord Europa. Solo una volta effettuati tutti questi passaggi inizierà la vendita dei biglietti.

 

L'anno della ripresa

Che il 2023 potesse essere l'anno buono per la ripresa di una manifestazione che dagli anni novanta attira visitatori dall'Italia e dall'estero lo aveva auspicato l'anno scorso Gianni Veronesi, presidente Arv e della Pro loco. «Per il 2023», aveva affermato Veronesi nell'estate 2022, «puntiamo al ritorno di «Tortellini e dintorni» e della grande tavolata sul ponte visconteo, la festa del Nodo d'Amore, sulla quale soprattutto gli ospiti stranieri ci chiedono spesso informazioni su quando si farà».

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Biglietto da visita

E certo la pressione degli ospiti stranieri per un ritorno a questo appuntamento ha influito sulla volontà di rilanciare un evento che è anche un biglietto da visita per l'enogastronomia locale. Già nel 2022 qualcuno si aspettava un ritorno della tavolata che portava 3.000 persone sul ponte nello splendido scenario di Borghetto, ma la recrudescenza della pandemia aveva sconsigliato di assembrare in uno stesso luogo migliaia di persone a stretto contatto.

L'ultima edizione infatti era andata in scena nel 2018, poi un po' di stanchezza (la prima festa sul ponte fu nel 1993, per il centenario della sua costruzione), l'intenzione di ripensare la festa e un riassestamento dell'associazione avevano prodotto un primo stop. Nel 2019 poi l'Arv aveva creato un evento alternativo, con 220 persone, a Villa Sigurtà, su pressione di alcune agenzie che lavorano col mercato tedesco.

Anno speciale

«È un anno speciale», afferma Nadia Pasquali, vicepresidente Arv e degli albergatori di Confcommercio del basso Garda, «perché saremo a trent'anni esatti dalla prima festa sul ponte, anche se sarà solo la ventiseiesima edizione, a causa dei vari stop. Certo siamo consapevoli della situazione internazionale e delle varie crisi succedutesi, da quelle sanitarie a quella idrica, per cui stiamo ponderando ogni aspetto e gli effetti sul flusso di visitatori».

Negli anni sono aumentati anche i costi per cui l'associazione ristoratori aveva già pensato l'anno scorso a un aumento del costo del biglietto che salirebbe da 95 euro a 120-130. «La crescita dei costi è esponenziale», rileva la vicepresidente, «da quelli delle materie prime ai costi energetici e va di pari passo con l'incertezza e la tensione che si respira a livello internazionale. Dobbiamo adeguarci e per questo stiamo lavorando per non dimenticare nessun dettaglio».

Non si tratterà però di una semplice riproposizione della festa del Nodo d'Amore del passato, né su quello dell'inserimento nel tessuto del paese, né sul versante gastronomico. «Abbiamo pensato a costruire un percorso», rivela Nadia Pasquali, «che passerà per il centro di Valeggio da cui poi partiranno, per chi non volesse scendere a piedi, delle navette. Cambierà anche il menù, con incursioni nel vicino territorio mantovano e la «mise en place» (l'allestimento della tavola)». Per affrontare questa nuova sfida l'Arv conterà su rientri e nuovi arrivi di alcuni esercizi commerciali. 

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