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In Regione

Nel piano turistico regionale 625mila euro per il settore. Al via la discussione sulle regole per gli agriturismi

In discussione in Regione nuove regole per gli agriturismi
In discussione in Regione nuove regole per gli agriturismi
In discussione in Regione nuove regole per gli agriturismi
In discussione in Regione nuove regole per gli agriturismi

In Regione la sesta commissione del Consiglio veneto dà il via libera al piano turistico annuale 2022, contenuto in un documento di 37 pagine che dettaglia le iniziative a carattere promozionale e commerciale per l’offerta turistica veneta, e ascolta gli operatori in merito alla riforma delle regole per le imprese agrituristiche. Il piano turistico è stato approvato con i voti della maggioranza, mentre si sono astenuti i rappresentanti delle opposizioni.

Il provvedimento mette a disposizione 625mila euro di risorse regionali per il 2022, in modo da migliorare e far conoscere la qualità dell’offerta turistica veneta in Italia e nel mondo. Le azioni in programma, comunque, contano anche sui 90 milioni previsti dalle politiche di coesione 2021-27 per le imprese e le destinazioni turistiche del Veneto, sui programmi di cooperazione internazionale e transfrontaliera, sulle risorse attese dal Pnrr per competitività, transizione digitale e grandi eventi turistici.

Il piano si articola in quattro ambiti di azione: qualificazione del personale e dell’accoglienza nei territori (150mila euro); valorizzazione di imprese e nuovi prodotti (150mila euro); comunicazione marketing (70mila euro); sostegno all’Osservatorio regionale federato per il turismo, al digitale e all’editoria. Tra le azioni finanziate dal piano ci sono programmi di formazione e potenziamento di nuove competenze per gli operatori turistici, strumenti di continuità contrattuale, investimenti su aeroporti di Treviso e Venezia, stazioni ferroviarie di Venezia e Padova, sulla rete degli 82 uffici Iat e dei 199 info-point.

La sesta commissione regionale ha poi ascoltato il parere degli operatori sulle due proposte di riforma della legge veneta sull’agriturismo (lr n. 28/2012). Sono stati invitati i rappresentanti di Confturismo, Federalberghi, associazioni dei campeggiatori (Faita, Assitai, Assocamping), Unionmare, Fipe, Confesercenti, associazioni Ville venete e Dimore storiche, Abbav (ospitalità extralberghiera), Agriturist, Terra Nostra, Turismo verde e Agrivacanze. Le proposte di modifica in discussione riguardano la possibilità di aumentare il numero di posti letto in residenza (da 30 a 45), la quota di autoproduzione aziendale confermata al 50 per cento ma con la specifica ulteriore che un 35 per cento dei prodotti deve essere di qualità certificata o biologica o di provenienza da altri agriturismi, la possibilità di svolgere all’esterno l’attività di somministrazione in occasione di sagre, fiere e altre manifestazioni, nonché di fornire pasti per asporto e a domicilio, infine di offrire ospitalità anche in botti, strutture mobili o capanne sugli alberi. 

Camilla Madinelli

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