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47esima edizione

Guida dell'Espresso 2022: ecco tutti i locali veronesi inseriti fra le eccellenze italiane

Da sinistra Sacchetto, Baldissarutti e Perbellini
Da sinistra Sacchetto, Baldissarutti e Perbellini
Da sinistra Sacchetto, Baldissarutti e Perbellini
Da sinistra Sacchetto, Baldissarutti e Perbellini

Brillano i ristoranti di Verona e provincia nell’edizione 2022 «Le Guide dell’Espresso 2022 Vini e ristoranti d’Italia». L’importante progetto editoriale giunto alla quarantaquattresima edizione e presentato l’altro ieri a Firenze, da più di quarant’anni ricerca e seleziona il meglio della ristorazione italiana. Nel volume sono oltre 2900 i locali citati dai critici guidati dal direttore Enzo Vizzari. I locali premiati con i cappelli, che vanno da uno a cinque, nel Veronese dagli ispettori, sono stati ben diciassette a cui si aggiunge il cappello d’oro, il massimo riconoscimento che incorona quei locali che hanno fatto la storia della cucina italiana degli ultimi decenni. Il titolo è stato ottenuto dallo chef Giancarlo Perbellini con la sua «Casa Perbellini», il locale inaugurato il 16 dicembre 2014 a San Zeno dove Perbellini ha traslocato il suo talento e i suoi piatti migliori. 

 

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Una soddisfazione per l’imprenditore veronese che è presente in guida anche con un altro dei locali della sua galassia: la Locanda Perbellini al lago «Ai Beati». Novità di quest’anno è stata la «Pizza d’oro», menzione attribuita a quattro pizzaioli che rappresentano valori di riferimento nel dinamico mondo della pizza italiana: tra questi anche Simone Padoan patron de «I Tigli» a San Bonifacio che «giocando» con farine, lievitazione e topping da quasi trent’anni è uno dei maestri indiscussi della materia. Ritornando ai ristoranti premiati da L’Espresso spiccano nel veronese e ottengono tre cappelli, due realtà di provincia: La Cru a Romagnano di Grezzana e la Locanda 4 Ciacole a Roverchiara. 
Il primo è un ristorante nel cuore della Valpantena, un progetto nato nel 2019 e che vede alla guida della cucina lo chef veronese, classe 1985, Giacomo Sacchetto. Già presente nella scorsa edizione con due cappelli per Sacchetto e la sua brigata si tratta di un ulteriore passo in avanti. Il ristorante si inserisce all’interno di un grande progetto di recupero e valorizzazione a cura della famiglia Zecchini: Villa Maffei Medici Balis Crema. «Dopo la Stella Michelin nel 2020 e la Stella Verde per la nostra proposta sostenibile nel 2021, il riconoscimento de L’Espresso è per noi una conferma importante del lavoro che stiamo facendo e soprattutto della coerenza e continuità che tentiamo ogni giorno di riflettere nei nostri piatti e nella proposta di ospitalità. Hanno colto l’amore che abbiamo per il territorio che ci circonda», afferma Giacomo Sacchetto. 

 

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Nella pianura veronese invece non è certamente nuovo il nome della «Locanda 4 Ciacole» della famiglia Scandogliero che dal 2020 ha ai fornelli lo chef Francesco Baldissarutti. Con la sua cucina creativa Baldissarutti ha conquistato il palato degli ispettori e ha portato il locale ad ottenere ben tre cappelli. Nella lista dei locali premiati seguono in città con due cappelli: 12 Apostoli, Il Desco e La Canonica. In provincia ecco quindi l’Oseleta e l’Osteria Preela entrambe a Cavaion Veronese, L’Artigliere a Isola della Scala e la Vecchia Malcesine.

Ecco, infine, i locali che hanno meritato un cappello: in città si tratta di Campidoglio bistrò e L’oste scuro, mentre in provincia il premio è andato anche al Callianino di Montecchia di Crosara, Amistà di Corrubbio, L’Ambasciata di Villa Bartolomea, Regio Patio di Garda e La Casa degli Spiriti di Costermano. Tra le novità dell’edizione 2022 l’ingresso nella Guida del Maffei della famiglia Gambaretto.

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