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In via Marconi a Verona

A Verona il ristorante dove se decidi di rinunciare al telefonino ricevi una bottiglia di vino gratis

In via Marconi
Il condominio
Il condominio
Il condominio
Il condominio

Nel mondo dell'iper-connessione il vero lusso è essere offline. In una società frenetica come la nostra, la tecnologia facilita molte attività, nel lavoro e nel tempo libero, ma toglie anche molto. E la necessità spesso è quella di staccare la spina, concedersi il lusso di spegnere il telefonino, abbandonare chat, gruppi whatsapp, mail, social network.

Per il tempo di una cena o magari per quello di un week end o di una vacanza. Per questo si sta facendo spazio una tendenza, quella della "digital detox", che abbraccia tutti quegli spazi che hanno a che fare con il benessere e il tempo libero delle persone: dalle vacanze, alle gite fuori porta a qualche ora trascorsa la ristorante. Il ristorante tech-free.

«Al Condominio»

Una tendenza rilanciata anche da un locale che inaugura in questi giorni in via Marconi, a Verona: si chiama «Al Condominio» e, oltre a proporre ricette della tradizione italiana che mixano sapori da Nord e Sud, con piatti che prendono il nome da ironici stereotipi tipici di ciascun condominio, offre l'opportunità di un'esperienza tech-free.

È il primo caso in provincia, forse in Italia dicono i fondatori: qui ogni ospite potrà scegliere a inizio serata se «liberarsi» del proprio smartphone e dedicarsi appieno alla persona amata, alla propria famiglia o a dialoghi con i propri commensali. Chi sceglierà l'opzione «tech free» potrà riporre il proprio telefonino in una personale cassetta delle lettere, ricevendo in omaggio una bottiglia di benvenuto.

La cassetta di sicurezza del Condominio
La cassetta di sicurezza del Condominio

«Viviamo con il telefonino sempre in mano», spiega il veronese Angelo Lella, co-founder del format, «e questo ci sta disabituando alla socializzazione, alla comunicazione. Quella di "disintossicarmi" è un'esigenza che avverto io e mi rendo conto molti altri, per questo abbiamo pensato di stimolare i nostri clienti a mettere da parte telefono, chat, social quando vengono qui, e prendersi un tempo per guardare in faccia le persone con cui sono, chiacchierare, interagire».

Sempre in ottica tech-free le recensioni saranno affidate a carta e penna e potranno essere imbucate nelle cassette della posta, lasciando così un personale ricordo. «Ci perderemo qualcosa perché nessuno farà le foto ai nostri piatti e i commenti si scriveranno a mano, ce ne saranno meno sulle piattaforme web. Ma ne vale la pena alla luce dell'esperienza che contiamo di regalare», continua Lella.

Gli stereotipi

Quanto alla cucina, ogni piatto e mixa gusti e sapori da Nord e Sud con piatti che prendono il nome da ironici stereotipi tipici e onnipresenti di ciascun condominio: si parte dagli antipasti “Quelli del Primo Piano”, “Il Giardiniere”, “La Matta”, passando dai primi piatti come “La Guardona”, “La Vecia”, per arrivare ai secondi con “I Morosetti”, “La Sportiva” e l’immancabile “Spiona”, solo per citare alcune portate. «E poi ogni settimana il piatto “Lo Straniero” sarà protagonista della scoperta di sapori e gusti etnici», aggiunge Michele Zanichelli cofondatore e executive chef.

“Il Manutentore”, “L’Amministratore” e “Il Giardiniere” sono gli chef in incognito che con un outfit a tema danno vita a piatti della tradizione italiana rivisitati in chiave moderna e che gli stessi ospiti possono vedere all’opera grazie alla grande cucina a vista che lascia spazio all’interazione.

Francesca Lorandi

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