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Svolta nella ricerca

Carne coltivata da staminali immortali di muscolo bovino. «Possibile produrre tonnellate di cibo all'anno»

Un laboratorio
Un laboratorio
Un laboratorio
Un laboratorio

La produzione di carne coltivata mette il turbo, con la possibilità di coltivare cellule staminali immortali del muscolo di bovini. La tecnica descritta sulla rivista ACS Synthetic Biology e che rende le cellule staminali in grado di riprodursi centinaia di volte è stata messa a punto nel Centro per l'agricoltura cellulare dell'americana Tuft University e potrà essere applicata anche alle staminali del muscolo di polli e pesci. Un passo importante per produrre tonnellate di carne coltivata ogni anno.

«La nuova tecnica - ha commentato il presidente del Comitato Etica della Fondazione Umberto Veronesi, Carlo Alberto Redi - è un importante progresso ma il vero limite alla diffusione della carne coltivata da agricoltura cellulare, che è bene sottolineare non ha nulla di sintetico, non è tecnologico ma culturale».

Benché ormai quasi mature le tecniche di agricoltura cellulare hanno ancora alcuni limiti, uno di questi è che durante la replicazione le cellule tendono a invecchiare e non garantiscono più le stesse caratteristiche delle cellule iniziali. Il gruppo di ricerca americano ha ora sviluppato una tecnica per usare nella produzione di carne le cosiddette Cellule staminali muscolari bovine immortalizzate (iBSC), cellule che possono crescere rapidamente e dividersi centinaia di volte, potenzialmente all'infinito senza mostrare segni di invecchiamento. Le iBSC una volta moltiplicate vengono spinte a differenziarsi in cellule muscolari mature, che sono poi il prodotto finale.

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